domenica 11 luglio 2010

The Evil aka Le radici della paura (1978)


Regia: Gus Trikonis

Sceneggiatura:  Galen Thompson da una storia di David Sheldon

Nazionalità: USA

Cast: Richard Crenna, Joanna Pettet, Andrew Prine, Cassie Yates, Lyn Moody

Descrizione: Sapevate che il diavolo veste di bianco ed è pure in sovrappeso?

Disponibilità italiana: Sì, dvd edito da Mosaico Media

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Attenzione: Se avete intezione di guardare questo film e non volete rovinarvi il 99% del divertimento, non guardate questo trailer!



Uno psicologo acquista una vecchia villa ad un prezzo vantaggioso con l'intenzione di usarla come clinica. Per rimettere in sesto l'edificio accorrono in suo aiuto colleghi e studenti. Tutto prosegue per il meglio finchè non viene rimossa una croce che sigillava una misteriosa apertura situata nello scantinato. Quell'innocuo gesto indotto dalla curiosità libera tutte le forze demoniache segregate nei sotterranei.

The Evil è una misconosciuta pellicola del 1978 da inquadrare nel genere delle case indemoniate/infestate, antesignana di un florido filone che sarebbe giunto da lì a poco e che conta tra gli esempi più illustri The Amityville horror (dell'anno successivo), La Casa di Sam Raimi o L'aldilà del nostro Fulci (entrambi del 1981): tutte grandi opere che, per un verso o per un altro, sembrano essere state inspirate dal film di Trikonis.
Particolarmente curato nel settore effetti speciali, forse unico motivo per concedergli una possibilità, il film soffre di una recitazione svogliata e poco convincente che fa perdere totalmente l'interesse verso i protagonisti e rende insostenibile l'attesa verso la prossima "mossa" della magione stregata nei confronti degli scomodi inquilini. Fortunatamente l'azione non si fa aspettare a lungo e già nella prima mezz'ora è possibile assistere ai primi "risvegli" della casa che risultano quasi sempre d'effetto. Basti pensare alla terrificante scena in cui una minacciosa figura su una parete si gira verso la protagonista: non so voi ma uno dei più grandi incubi che mi assillano è proprio immaginarmi quadri e monumenti (in modo particolare quelli che ritraggono figure religiose) prendere vita e rivolgersi con il loro sguardo sinistro verso di me.



Il resto è di ordinaria amministrazione: la villa infatti diventerà una prigione e si attiverà con ogni mezzo per privare i suoi restautori di ogni via di fuga. Dispiace constatare come le interpretazioni non siano minimamente toccate dagli sconvolgenti eventi che accadono nelle numerose stanze della dimora: anzi dopo l'ennesimo omicidio i sopravvissuti si riuniscono davanti ad un focolare per decidere il da farsi come se non fosse successo nulla. Sarebbe stato il minimo veder trasparire un pò più di panico e preoccupazione sui volti degli attori. Nonostante questo palese difetto, The evil non manca proprio di nulla e contiene tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da un horror sulle case indiavolate, compresa un'originale prospettiva sull'identità del demonio.


Tuttavia la sceneggiatura è fragile e subordinata all'infelice compito di sostenere il classico body-count. Tutto ciò potrebbe non bastare per tenere vivo l'interesse dello spettatore più smaliziato.
Non più al passo coi tempi e indubbiamente troppo basata sull'eventuale stupore suscitato dal suo comparto tecnico, Le radici della paura riesce comunque a farsi ricordare per qualche curiosa intuizione e credo fermamente che i registi che in seguito ebbero maggiore fortuna con pellicole sullo stesso genere, non abbiano trascurato un simile tentativo, ma piuttosto abbiano beneficiato degli input contenuti in esso.

GIUDIZIO FINALE: 6


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