giovedì 8 settembre 2011

Il ritorno (con pagellino!): tutti promossi con 6 politico!

Com'è ormai consuetidine in questo blog, dopo un mese inoltrato di pausa per le cosiddette vacanze (tristissime e da perfetto solitario, ma è inutile ripetermi visto che a tal proposito ho già rantolato abbastanza nel post dell'anno scorso), si ritorna alla normalità con il classico pagellino estivo in cui elenco e cerco, secondo l'ispirazione del momento, di commentare le pellicole viste durante questo periodo di inattività.
Per questa edizione ho deciso di apportare una leggera modifica nell'ordine in cui vi presento i film, non più in ordine sparso, ma in base ad un criterio di gradimento e quindi partirò dall'opera che ho gradito di meno fino ad arrivare a quella che mi ha lasciato più soddisfazioni (già vista e consigliatami da uno dei miei lettori - di cui non dico il nome per non rovinarvi la sorpresa) a cui, se fossi in voi, darei la precedenza, almeno rispetto agli altri film della lista che vi andrò a presentare. Questa piccola novità è stata approntata per creare un minimo di attesa e di curiosità, altrimenti la lettura rischiava di essere poco entusiasmante ed intuitiva, senza capire nell'immediato quali film, tra quelli visti, meritavano una maggiore considerazione.

Molto probabilmente dedicherò una recensione tutta sua al vincitore di questa competizione estiva, un ottimo film sul quale non ho avuto alcun ripensamento quando l'ho subito posizionato ai vertici della classifica, anche perchè non ho avuto modo di vedere rivali della sua stessa qualità.
Iniziamo ordunque dal peggiore, almeno nel confronto con le altre proposte:

PROIE (Francia, 2010) di Antoine Blossier












Premetto che non mi entusiasmano molto gli horror incentrati principalmente su battute di caccia, Proie tenta comunque di costruirci qualcosa di più profondo, come la disgregazione di un nucleo familiare per via di interessi contrastanti, ma lo fa senza particolare convinzione ed efficacia, risultando pesante fin dall'inizio, soprattutto se si vuole cercare di capire tutti i legami di parentela dei molteplici personaggi (tant'è vero che ad un certo punto sono stato costretto a tornare indietro nella visione per avere le idee più chiare). Il film non ha alcun aspetto considerevole: la storia scivola via senza emozionare, gli attori non sanno dove sta di casa il carisma, insomma il tutto pare dimenticabile a parte un'intensa scena d'assedio corredata da un bagno di sangue, ma è decisamente troppo poco per consigliarne la visione. 
Non un brutto film per carità, bensì anonimo e che lascia piuttosto indifferenti. (6/10)

STAKE LAND (USA 2010) di Jim Mickle












Ricca scenografia e cura del contesto, ma completa mancanza di nuove prospettive per ridestare l'attenzione verso il genere post-apocalittico di cui la pellicola fa parte. L'approccio narrativo scelto è troppo canonico, inficiato da un'eccesiva dose di stereotipi, ormai poco digeribili. Erroneamente accostato all'incompreso Zombieland, che aveva ben altro valore, soprattutto scavando la facciata comica, Stake Land non ha alcun fattore speciale in grado di elevarlo al di sopra di una tirata sufficienza. Nulla da criticare invece sulla dedizione riversata sugli effetti sanguinolenti. Retorico. (6/10)

SUPER HYBRID (USA, Germania 2010) di Eric Valette












Se il pensiero di vedere un film su una macchina assassina non vi perplime, Super Hybrid non dovrebbe irritarvi più di tanto, anche se di "super", anche in termini di intrattenimento, ha poco e niente. Per certi versi la trama potrebbe essere considerata come un'evoluzione del celebre "Christine la macchina infernale", ma l'aver rivelato il meccanismo che anima la vettura fa perdere decisamente fascino alla vicenda che deve subito affidarsi, come ultima spiaggia, alla successione degli omicidi, nemmeno poi così scenografici. Buona l'ambientazione del parcheggio sotterraneo (già vista nell'ottimo P2), in cui si muovono tuttavia attori dall'interesse non pervenuto e per il cui destino non si prova alcunchè. Forse il miglior personaggio è proprio l'auto del titolo che muta forma (o meglio modello) come farebbe Terminator e che frema nel fare fuori gli antipatici umani. Simpatico ma non troppo. (6/10)

WRECKED (USA, Canada 2011) di Michael Greenspan












Di Wrecked ho letto peste e corna così tanto che viene facile considerarlo come il capro espiatorio cinematografico del 2011. Il problema maggiore è la trama, troppo sottile per reggere un intero film, quasi una   pubblicità progresso, e forse proprio questa scoperta, che arriva nel finale, potrebbe indignare parecchi spettatori che si aspettavano qualche sorpresa più sostanziosa e valida. Tutto sommato nella categoria di "lento e noioso", la presente pellicola non si può certo considerare tra le peggiori, inanzitutto per la presenza del bravo Adrien Brody (e a qualcuno potrebbe pure fare piacere vederlo tutto sfigurato nei primi minuti) che si sottopone ad un'ardua interpretazione, costretto, per esigenze di copione, a strisciare e mangiare la polvere per quasi tutta la durata del film. E in questo suo ruolo, viene spontaneo considerarlo come un novello Bear Grylls, visto che molte persone hanno notato una certa somiglianza con il folle proteinomane. A parte queste fesserie, il film ha un certo lato avventuroso da non disprezzare e si basa inoltre su un'interessante, almeno fino ad un certo punto, ricerca di un'identità perduta. Insomma non così pessimo come viene descritto in giro. Brody vs Wild. (6/10)

LA CASA 4 - WITCHCRAFT (Italia, USA 1988) di Fabrizio Laurenti












A dir la verità lo ricordo poco, essendo il primo che ho visto, ma la sensazione che nella trama non tutto quadrava mi è rimasta lo stesso. Ad ogni modo Witchcraft è un film con elementi accattivanti (su tutti la strega il cui spirito immortale infesta un'isola maledetta) e una serie di omicidi particolari, anche se si fanno attendere abbastanza, che richiamano i sette peccati capitali. Molto gradita la presenza di Linda Blair (farà la parte dell'indemoniata? Guardatelo e poi mi direte!), un po' meno quella del bagnino in pensione David Hasselhoff nella parte di un fotografo ingrifato. Tra tutti i film da 6 è quello più originale e appassionante da seguire, ma con gli elementi a disposizione si sarebbe potuto fare di certo molto meglio. Baywatch vs The Exorcist. (6/10)

Sconvolti per l'assenza di film mediocri? Credetemi, lo sono anch'io...o forse mi sto rabbonendo (o rimbambendo) troppo?
A presto la seconda parte!

13 commenti:

  1. non li ho ancora visti..
    super hybrid è quello che mi ispira di più, ma anche di stake land non ho sentito parlare malissimo..
    adrien brody non lo reggo molto, quindi vederlo sfigurato potrebbe essere un motivo di soddisfazione eheh :)

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  2. Per ora niente da correre a vedere mi pare.

    Odio le auto assassine (diciamo le auto in generale và), quindi Hybrid ha possibilità di visione prossime allo 0.

    La Casa 4 la ricordo con molto piacere, ma è un ricordo vecchio di 15 anni...

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  3. Ben tornato!
    Più che altro mi stupisce la mancanza di film che vadano sopra la sufficienza. Però se non altro non ti sei dovuto strappare gli occhi guardando porcherie assolute.
    La casa 4 mi suscita grandi ricordi d' infanzia e notti piene di incubi, ma pure io come l' illustre collega qui sopra, ho dimenticato quasi tutto.
    Il film di Valette mi ispira molto. I macchinoni assassini sono tra i miei passatempi preferiti.
    Su Stake Land ho già detto tutto: buona confezione, ma poco altro.
    Ti abbraccio Antonio e sono molto contenta del tuo ritorno dopo la pausa estiva :D

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  4. @Cannibal Super Hybrid non è male, ha qualche bella idea applicata sulla macchina killer ma il resto è veramente poco ispirato. Stake Land è senza infamia e senza lode ;)

    @Oh dae-soo: Infatti, niente di imprescindibile, sono piuttosto film da tappabuchi :D
    Hybrid non è brutto (pensa che per certe pensate mi ha ricordato The Mist!) ma ha degli attori vuoti a dir poco.

    @Lucia Grazie carissima Lucia per il bentornato, l'ho apprezzato molto! Sì, purtroppo sono film che non mi hanno emozionato molto, ma non sono nemmeno brutture che offendono gli occhi. Nei post seguenti però ci saranno sorprese, anche se per te non saranno tali dal momento che l'ho messe su facebook. Hai ragione sulla casa 4, si dimentica subito, l'ho fatto io a distanza di un mese, pensa tu :D
    Massì, una possibilità gliela darei a Hybrid, ha un certo retrogusto anni '80 che potrebbe piacerti!
    Grazie ancora per la tua cara e affettuosa presenza ;)

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  5. Un grande bentornato anche da perte mia Antonio!
    Dei film che hai scritto ho visto solo Wrecked.
    Mi fa piacere che non l'hai riempito di critiche negative come molti sul web. Ok non sarà un film che merita ma non è nemmeno inguardabile. Il lato misterioso presente per una buona parte della durata riesce a mantenere il suo fascino. Ho sentito di gente che si è addormentata, pensate che me lo sono visto dopo varie notti trascorse dormendo solo un paio di ore.
    Stake Land lo devo vedere a giorni.
    Il tuo ultimo messaggio mi ha convinto a vedere Hybrid, sono un tipo un po' nostalgico per quel periodo...per dirla tutta l'ho vissuto solo virtualmente nel cinema non fisicamente dal momento che allora ero appena nato ma non ricordo niente XD. Ciao Antonio e a presto.

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  6. Bentornato. Era ora, mi aspetto buone nuove. Bene, "La Casa 4" di Martin Newlyn/Fabrizio Laurenti è il miglior horror italiano ottantesco, derivativo, copiaincolla, ma girato molto, molto bene, Laurenti era all'esordio con Massaccesi/D'Amato che produceva. Fu un grande successo, pure in Italia. L'ho appena comprato in Dvd. Poi, con quel cast, non posso non amarlo. Ah ah, questione di gusti tremendi quali sono i miei. Bravissimo, come al solito, spero tu possa scrivere spesso, è un piacere leggere le tur recensioni. D'accordo su "Wrecked". Un grande saluto!!!

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  7. @Wayne Grazie mille Wayne, ci contavo molto sul tuo ritorno su queste pagine ;) Concordo perfettamente con ciò che dici su Wrecked: esistono in giro film sullo stesso genere molto più statici in cui non si ha nemmeno il piacere di vedere luoghi diversi, insomma dal budget veramente invisibile. Poi Brody mi è piaciuto molto nel ruolo: magari il film non l'avrei apprezzato allo stesso modo se non ci fosse stato lui!
    Stake Land è curatissimo come ambientazione, ma poverissimo come idee, poi mi saprai dire, mentre su Hybrid puoi stare tranquillo, peccato che non mi abbia entusiasmato come avrei voluto!
    A presto carissimo ;)

    Belushi: Ciao grande, un grazie sentito per i complimenti ;) Infatti non a caso la Casa 4 è risultato vincitore di questo primo round. Ora mi manca la Casa 3 di cui leggo molti pareri positivi, penso che anche tu non farai eccezione nel consigliarmelo caldamente! Sulla mia frequenza sul blog ci puoi contare ;) Un affettuoso saluto anche a te!

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  8. per Hybrid contaci, lo vedrò senza troppe aspettative.
    Ah Antonio, dimenticavo di dirti un'altra cosa. Fai bene a commentare anche film mediocri. Se fossi un regista di
    simili film sarei molto contento di gente che si interessa anche a quelli. Anche i grandi nomi del cinema hanno fatto i loro lavori mediocri, discutibili, che non devono essere evitati, anzi, devono essere presi in considerazione cercando di andare a scovare i loro punti di forza. Nel tanto materiale che contiene un film c'è sempre qualcosa di interessante.

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  9. Inanzitutto bentornato. E grazie per le chicche che hai sfoderato, quel Super Hybrid profuma di inutilità a miglia di distanza, ma ultimamente sono troppo affascinato per le perle trash in perfetto Asylum style per lasciarmelo scappare.

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  10. @Wayne molto vero ciò che dici, infatti cerco, per quanto sia possibile, di trovare almeno un motivo che possa a spingere a guardare film non proprio convincenti ;) Poi attendo il tuo giudizio su Hybrid!

    @Weirdcave grazie molte davvero! Comunque penso proprio che Hybrid sia molto meglio delle produzioni Asylum, anche se il suo prendersi sul serio non so fino a quanto possa essere considerato un pregio :D! Saluti!

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  11. Bentornato!
    Non conoscevo Super Hybrid e devo dire che, nonostante tutto, la curiosità ora insiste per guardarlo. :)

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  12. l'ho visto ieri Super Hybrid, come da abitune ho aspettato che si alzassero le tenebre della notte per godermelo al meglio ;)
    Hai ragione a dire che di Super il film non ha molto. Me lo immaginavo molto più movimentato, con inseguimenti adrenalinici in giro per la città. La scelta di girarlo tutto nel parcheggio sotteraneo ha il suo fascino e l'atmosfera che si crea fin dall'inizio riesce a convincere. Peccato che il paragone con Christine la macchina infernale me lo fa cadere sempre più in basso. Li la macchina aveva un grande fascino, mi ci ero affezzionato, questa invece è solo un gigante calamaro che si mimetizza con il primo oggetto che gli capita sotto tiro. A dir la verità i momenti che ho preferito sono stati i primi minuti e l'ultimo. Comunque non è un film da evitare, direi che è quasi sufficiente. Ciao :)

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  13. Rieccoti ;)! Sono felice che tu sia d'accordo con il mio giudizio...sì in effetti è abbastanza ripetitivo, forse proprio perchè si svolge sempre nello stesso luogo. Sì, naturalmente Christine è più sovrannaturale e affascinante, qui si tenta di dare una spiegazione scientifica al fenomeno con un risultato piuttosto ridicolo. Vero, all'inizio era più promettente ma probabilmente non c'erano molti soldi a disposizione per farne un film ambientato all'aperto! Un affettuoso saluto, mio fedele lettore ;)

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