Dal momento che la rubrica "Rassegna horror" è momentaneamente sospesa ( e credo proprio che non interessino a nessuno le frotte di produzioni indipendenti che non mancano mai settimanalmente), per colmare questo vuoto, ripeto temporaneo, vi porto all'attenzione insiemi di pellicole contraddistinte da similitudini riguardanti luoghi, figure umane, azioni e tanti altri elementi ricorrenti.
Oggi, in onore della saga Phantasm, tratteremo degli horror ambientati nei luoghi più lugubri per eccellenza e che ci ricordano, contrariamente a quanto ci sforziamo di pensare e autopersuaderci, che la nostra vita prima o poi avrà un epilogo e che non siamo destinati a permanere sulla terra all'infinito: parliamo delle cripte e dei mausolei, sedi al coperto dell'eterno riposo, un brutale memorandum del nostro futuro prossimo, una visione predetta dal migliore indovino dell'universo. In posti del genere, immersi nel silenzio, ogni piccolo rumore, come quello provocato dalle scarpe di un passante, si amplifica a dismisura fino a diventare quasi assordante, e ci fa quasi vergognare, di fronte ai defunti, di ogni suono sintomo del nostro stato vivente.
Anche se il buio è la loro dimensione ideale, i lunghi corridoi funerei sono illuminati, di tanto in tanto, da timide candele, simbolo sociale del passaggio di un visitatore, quasi a voler dimostrare che il defunto che giace in una determinata collocazione non è stato dimenticato e rimane ancora nel ricordo dei suoi cari.
Il buio e il silenzio sono caratteristiche che possono trarre facilmente in inganno perchè potrebbero indurre a credere che posti del genere, a parte il custode, siano del tutto desolati se non in occasione delle appropriate funzioni ecclesiastiche. A smentire questa opinione ci pensano le seguenti opere horror che trasformano queste sedi mortuarie in covi di entità maligne provenienti da altre dimensioni, come ci ha mostrato lo stesso Coscarelli con il suo becchino alla conquista del mondo, oppure in purgatori personali in cui i peccatori cercano la causa della loro dannazione prima di entrare definitivamente all'inferno.
Oltre a ciò, i mausolei, poichè suscitano le paure più ataviche dell'uomo, si rivelano ideali come pretesti per sfidare il coraggio di giovani studenti che cercano di dimostrare il proprio valore di fronte ai colleghi più popolari.
E' quello che succede in One dark night (1983) di Tom McLoughlin in cui una ragazza, per entrare nella confraternita delle "Sorelle", si sottopone al suo rito di iniziazione: passare una notte intera in un mausoleo.
Dello stesso anno è Mausoleum di Michael Dugan dove una ragazza, incapace di accettare la morte della madre, si lascia ipnotizzare e irretire dallo stesso demone che tolse la vita alla sua genitrice.
Happy Hell Night (1993) di Brian Owens narra invece di un prete psicopatico che fece strage in una comunità universitaria uccidendone ben 7 membri e che in seguito fu rinchiuso in una manicomio del posto. 25 anni dopo, per uno scherzo organizzato dalla stessa fratellanza, viene inavvertitamente liberato il suo spirito che ha tutta l'intenzione di riprendere la sua gesta malvagie.
Per finire merita una menzione, ma solo per fini di completezza, il recente The Morgue (2008) di Halder Gomes e Gerson Sanginitto, che offre come unico motivo di interesse proprio la tetra ambientazione oggetto di questa rassegna. La trama vede sei stranieri che per una serie di coincidenze sono costretti a rifugiarsi in un misterioso edificio sepolcrale che non offre loro alcuna occasione di fuga.
Sperando che questa "visita guidata" vi abbia spinto a scoprirne di più su questi suggestivi luoghi, vi rimando a prenotarvi per il prossimo giro turistico sempre sulle località più in voga del terrore...
Eh ma fai in modo che Rassegna Horror non scompaia, mi raccomando, al massimo mandala in vacanza fino a settembre!
RispondiEliminaCerto Elv ;) Infatti io avevo intenzione di farla ripartire proprio in quel periodo. Diciamo che ora sono in fase di raccolta di proposte più interessanti.
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