domenica 14 novembre 2010

Film mediocri: Hunger (USA 2009)

Regia: Steven Hentges

Sceneggiatura: L.D. Goffigan

Interpreti principali: Lori Heuring, Linden Ashby, Joe Egender, Lea Kohl, Julian Rojas

Frase di lancio: Soggetti umani sottoposti al test definitivo

Disponibilità italiana: A noleggio dal 17 novembre (Excalibur)

5 diversi individui adulti vengono rapiti e rinchiusi in un pozzo, costretti a vivere  avendo a disposizione solamente dell'acqua, costantemente tenuti sotto osservazione dal loro sequestratore che ha in serbo per loro una crudele prova per osservare fin dove può spingersi la natura umana.



Hunger è il compitino svolto dallo svogliato studente che nel giorno d'esame ha l'unico stress di copiare a destra e a manca del suo banco invece di volgere lo sguardo sul suo foglio e partorire qualcosa, sicuramente dal risultato mediocre, ma perlomeno originale. E' la classica pellicola che sminuisce il genere, lo commercializza trasformandolo in un "manuale per stupidi" privando i suoi dettami del loro significato originario, e in cui la mancanza d'ispirazione si fa sentire con il suo urlo subliminale ma straziante.
Il film di Hentges non è un omaggio a Saw e affini, sarebbe un'indecenza definirlo in tale maniera, molto meglio presentarlo come uno spudorato saccheggio degli stessi  i quali vengono modificati al minimo nei loro contenuti pur di non sfiorare l'accusa di plagio. Per capire meglio la scarsa onestà dell'operazione, basta dare un'occhiata all'ammiccante locandina di sopra in cui è in bella vista l'arnese di una celebre saga che guarda caso è assente nella storia.



I critici dal dente avvelenato che si sentono in vena di fare a brandelli un'opera avranno di che saziarsi con le inesauribili portate di difetti di questo sconforto cinematografico inutile sia nelle sue premesse che nel messaggio irrazionale che vorrebbe portare a conclusione. Ma sappiamo tutti che dopo il maestro Jigsaw non rimangono più insegnamenti morali che valga veramente la pena seguire.
Eppure gli ingredienti per decretarne il successo sono tutti al loro posto ma, potere della scemenza, l'esperimento alla base è talmente perverso e di conseguenza per nulla condivisibile che non ha senso seguire le vicissitudini delle malcapitate cavie e non suscita alcun interesse sapere se ci sarà un eventuale vincitore alla fine di questo gioco per squilibrati.
Sempre ben disposto ad innescare l'odio e il disprezzo dello spettatore, Hunger parte già malamente con i suoi 15 minuti al buio in cui i personaggi si ripetono le stesse inutili domande esistenziali (chi sei? dove ci troviamo? chi ci ha portati qui? e via dicendo) anche se non è da disprezzare la credibile diffidenza che si viene a creare in quell'irritante (soprattutto per chi guarda) situazione, quasi a voler instillare il dubbio che il responsabile della forzata prigionia sia uno di loro.


La narrazione è un esagerato colabrodo che prima vorrebbe percorrere le ripide strade del realismo, con tutta la meticolosa descrizione scientifica di cosa succede gradualmente all'uomo che non tocca cibo per 30 giorni, per poi farsene un baffo quando si affida ai soliti escamotages superomistici, perchè ricordiamoci che il bene trionfa sempre, anche se stai facendo la fame e ti stai riducendo ad uno scheletro.
Sarei oltremodo curioso di sapere chi sarà in grado di tollerare la vista di un barbagianni, stupido come una volpe per citare una simpatica frase simpsoniana, al quale è stato affidato l'immeritato ruolo di deus ex machina che guarda compiaciuto il suo personale "grande fratello" e si sorprende se i "concorrenti" non si comportano secondo le sue previsioni, perchè lui è fermamente convinto di rappresentare la cosiddetta "normalità". A parte questo insulso protagonista, gli altri attori non sono affatto malvagi nelle loro interpretazioni ma sfortunatamente devono fare i conti con l'imbecillità di un copione che cancella la loro presunta bravura.
Insomma con tutta la buona volontà è impossibile valutare con leggerezza questa mediocrità che si candida ad essere il vero paradiso dei detrattori cinematografici. Per tutti gli altri sappiate che non vi perdete nulla se non l'ennesimo e insignificante clone di Saw.

GIUDIZIO FINALE: 5


3 commenti:

  1. Beh, direi che ci ritroviamo quasi su tutto in questo film...

    Quella dei 15 minuti è praticamente identica. Sei stato quasi più cattivo di me e gli hai affibbiato un 5.

    Troppo buono.

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  2. Siamo in accordo quasi su tutto (il film è di una mediocrità perfetta) tranne che a mio modestissimo parere, la faccenda non è così "clone" come sostieni. Si riprende la situazione iniziale di Saw ma poi il film cambia bretella.
    Quello che mi ha infastidito di più è l'incoerenza tra "morta di fame" e "super eroina" che distrugge le tre cose buone che si è cercato di fare.
    La locandina è davvero incredibile... :-X
    Il tuo voto è completamente condiviso.

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  3. Quoto appieno la mediocrità di questo film ma non paragonatelo a Saw l' Enigmista ... perfavore!

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