domenica 24 aprile 2011

A Child's Game (Francia 2001)

Titolo originale: Un jeu d'enfants

Regia: Laurent Tuel

Sceneggiatura: Laurent Tuel, Constance Verluca

Interpreti principali: Karin Viard, Charles Berling, Ludivine Sagnier, Aurélien Recoing

Descrizione: Un gioco da bambini ma non per adulti...

Disponibile in italiano per la One Movie


Una coppia con a carico due bambini è all'oscuro sui tragici avvenimenti che hanno avuto luogo nell'appartamento in cui si sono da poco trasferiti.  La visita di due anziani signori, che si presentano come gli ex-inquilini della casa, susciterà pesanti paranoie che porteranno i nuovi proprietari a non vedere più i propri figli come innocenti creature.

CONTIENE LIEVI SPOILER!

Quante volte abbiamo incrociato con lo sguardo la cover di questo dvd in edicola e soprattutto quante volte abbiamo fatto finta di niente perchè convinti che non valesse un centesimo dei nostri miseri risparmi, sempre spinti dalla valanga di "frasi lampo" (non oserei mai definirle recensioni) negative che non si degnavano di spiegare il motivo del disappunto recato dalla sua visione? Io stesso ammetto di essere stato inconsciamente contagiato dall'unanime delusione, ma riflettendo bene, mi sembrava comunque strano che un horror francese dello scorso decennio potesse essere talmente brutto da meritare una stroncatura netta senza possibilità di redenzione.
Dopo averlo visto, soltanto in parte riesco a comprendere il perchè non sia andato tanto a genio al pubblico medio, quello che odia pensare e trarre le proprie conclusioni da un film e che esige che tutto gli venga spiegato e chiarito tramite didascalie a caratteri cubitali prima che facciano la loro comparsa i titoli di coda. Il fatto è che A child's game col passare del tempo diventa sì sempre meno comprensibile, ma lo fa con la consapevolezza del genere a cui appartiene perchè l'orrore non è detto che debba seguire per forza la legge causa-effetto e che non possa crearsi le sue proprie regole di gioco.


Inoltre, contrariamente a quanto presentato dalla locandina, l'opera di Tuel forse è la prima che osa allontanarsi dai collaudati canoni sui bambini indemoniati, capovolgendo le prospettive e lasciando credere che la supposizione che i figli siano posseduti sia solo una scusa (ma questa è una mia personale visione) per i genitori per lasciarsi travolgere da vizi, follie e manie. Questo assunto di base rende difficilmente ipotizzabile la linea narrativa intrapresa: ogni sequenza, pur partendo da un contesto quotidiano, finisce quasi sempre in una deviazione irrazionale e va a costituire un quadro generale di disgregazione familiare, nel quale ogni membro perde il suo contatto con la realtà e si barrica entro le quattro mura della propria abitazione, acuendo le proprie paranoie.
Ciò non vuol dire che i ruoli infantili non siano da meno in termini di comportamenti strani, ma questi sono quasi sempre giustificati dall'incoscienza legata alla loro età e quindi alleggeriti dal peso della responsabilità.
Il problema maggiore di questo contesto familiare è la mancata conciliazione tra genitori e figli, perchè i primi sono troppo impegnati ad affrontare i postumi di esperienze traumatiche, mentre i secondi si allontanano sempre più dal mondo adulto e si isolano in una tenda costruita da loro stessi all'interno della casa.


L'imprevedibilità della situazioni proposte non riesce comunque a camuffare una generale confusione della sceneggiatura, non essendo molto chiari gli obiettivi prefissati: questo sembra essere un difetto comune di queste pellicole francesi del nuovo millennio passate inosservate e considerate appunto minori, ma non di certo dal punto di vista tecnico. Infatti regia, fotografia e interpretazioni si attestano a livelli d'eccellenza non proprio scontati e già questi mi sembrano tre buoni motivi per non considerarlo alla stessa stregua di un film mediocre in tutti gli aspetti.
Infine il finale, decisamente metafisico e spiazzante, tanto da farci rievocare quello di Shining, va decisamente apprezzato per l'adozione di una strategia coraggiosa e per nulla scontata, paragonabile al risveglio nella realtà una volta terminata l'immersiva lettura di un racconto di fantasia (e sfido io a non considerare in tal maniera anche le storie che sorreggono i film horror).
La conclusione infatti lascia misteriosamente turbati, anche se siamo totalmente consapevoli di aver assistito ad una storia di finzione, e tenta di farci vivere la stessa soggiogazione mentale a cui sono stati sottoposti i protagonisti. E per un film "da cestone delle offerte" mi sembra un risultato per niente male.


GIUDIZIO FINALE: 6,5




5 commenti:

  1. Ti confesso: mai sentito nominare; e pensare che anche la mia edicola di fiducia ha il suo "cestone delle offerte". In ogni caso grazie della rece, sempre puntuale, sempre ben scritta, sempre molto lucida e oggettiva :)

    RispondiElimina
  2. Bentornato Antonio!Ottima recensione, come sempre.Ormai non te lo dico piu'. Questo film l'avevo riscoperto grazie ad un dossier di "Nocturno" sul cinema di genere francese.Devo dire che non mi sono pentito di averlo comprato, é un cinema che riesce a "turbare" e questa é una qualità che non riesco a trovare nella stragrande maggioranza delle opere recenti.Un grande saluto!

    RispondiElimina
  3. bella recensione, ma.. noi lo ricordiamo come uno dei film più noiosi ed inutili della storia -______- ricordo che alla fine avremmo voluto bruciare il dvd XDDDDD

    RispondiElimina
  4. Grazie a tutti ;) Te lo consiglio vivamente psiche: ci sono tante tematiche per cui vale la pena guardarlo.
    E' vero belushi, questo film riesce a trasmettere un malessere irrazionale e sono felice che anche tu lo abbia apprezzato.
    Immaginavo che non ti fosse piaciuto Asgaroth: ho capito che tu e la socia non siete favorevoli alle mezze misure, soprattutto dopo che mi avete stroncato Riding the bullet ;)

    RispondiElimina
  5. Ciao e bentornato. Devo ammettere che mi mi mancavano le tue lame assassine... :)
    ACG lo vidi a suo tempo a noleggio e devo dire che mi impressionò più il finale di tutto il racconto in sé. Giudizio perfetto.

    P.S.: Tra breve ti schicco la recensione di un filmetto che ti farà letteralmente sbavare... ;)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...