mercoledì 18 maggio 2011

Film mediocri: L'ultimo esorcismo (USA 2010)

Titolo originale: The last exorcism

Regia: Daniel Stamm

Sceneggiatura: Huck Botko, Andrew Gurland

Genere: Mockumentary

Descrizione: Esorcismi fasulli a caro prezzo...

IMDB

Disponibile in italiano

Il predicatore Cotton Marcus, celebre per i suoi esorcismi, è ormai diventato completamente scettico non solo riguardo ai rituali che pratica ma perfino nei confronti di Dio stesso. Una troupe specializzata in documentari lo segue in quello che lui ritiene il suo ultimo esorcismo, per rivelare quanta menzogna ci sia dietro la sua professione e quanta ingenuità porti i suoi clienti a richiedere i suoi servigi. Ma ben presto Cotton si accorgerà che il suo addio al lavoro potrebbe coincidere con una sua prematura scomparsa.

CONTIENE SPOILER!

Per definire l'opera di Stamm solo un termine pare adeguato: bufala. Bufala perchè inanzitutto non ha nemmeno una sequenza horror degna di tale nome e in secondo luogo perchè l'esorcismo in questo film c'entra tanto quanto Leatherface che si ritrova casualmente catapultato in un episodio di Alien. E non vedo motivi validi per i quali Eli Roth, che figura tra i produttori principali, avrebbe dovuto entusiasmarsi per una simile cantonata ed è molto più probabile che invece di sborsare, lui stesso si sia fatto pagare per poter mettere il suo nome su questo spreco di tempo e denaro.
Per giunta lo stile documentaristico con cui è stato girato, tanto inspiegabilmente in voga in questo periodo, è la cosiddetta zappa sui piedi che invece di risollevare le sorti qualitative della pellicola, proponendo un'inedita prospettiva sul genere, la affossa definitivamente facendone non solo emergere tutti i difetti di partenza ma creandone addirittura di nuovi.


Se vi fossero ancora dubbi, L' ultimo esorcismo conferma come il mockumentary sia tra le più tristi invenzioni del cinema horror degli ultimi anni, l'ultima sudicia spiaggia a cui si affidano registi e sceneggiatori che non sanno più come rendere interessanti le proprie creazioni agli occhi del pubblico che trova sempre più difficoltà a trovare proposte stimolanti.
Il film, essendo senza sostanza, è logorroico fin dalle prime battute e tratta il tema della contrapposizione tra credenza e scetticismo senza particolare convinzione mettendo in scena un'illogica diffamazione della figura dell'esorcista, rivelandone tutti i segreti scenici.
Per capire quanto la pellicola sia caratterizzata da una finta intelligenza, basta solo citare la ridicola scena in cui la presunta ragazza posseduta, quando gli operatori sono a letto, si impossessa della telecamera e, pur non avendo mai visto un affare del genere, la accende senza problemi per filmare i suoi attacchi d'ira notturni  che tra l'altro, altra scemenza che non ha scopo, finiscono sempre con l'uccisione di un innocente animale.


Ma l'aspetto meno onesto di questa mediocrità è la sottile astuzia applicata dal regista per non far capire subito la scarsa qualità della storia che fino agli ultimissimi minuti ci lascia sempre il dubbio se si tratta o meno di un caso di possessione demoniaca e, quando finalmente si svela il colpo di scena finale, a dir poco risibile, ci si accorge che tutta la questione esorcistica non aveva motivo d'essere e che il problema di fondo degli strani comportamenti della ragazza era di tutt'altra natura.
L'ultimo esorcismo riesce a fare peggio anche rispetto al tanto acclamato Esorcismo di Emily Rose, spudorato film giudiziario fatto passare per horror, perchè è praticamente privo di situazioni inquietanti e quelle che vorrebbero essere tali non hanno la benchè minima efficacia destabilizzante (scordatevi il malessere suscitato da ogni visione dell'irragiungibile Esorcista di Friedkin).
Forse l'unica perla in questa cozza di film è l'interpretazione della posseduta di turno, tale Ashley Bell, particolarmente ferrata nel manifestare il candore di una ragazzina invischiata in un gioco infernale più grande di lei, peccato che l'indecente sceneggiatura non riesca a conferire lustro alle sue capacità.



Se già non si era convinti di questo inaspettato ritorno in auge degli esorcismi (insieme a Il rito e allo spagnolo Exorcismus), l'opera di Stamm non è per niente adatta per stupire e farvi cambiare idea su questo tema: forse è meglio provare direttamente con i rivali già citati.

GIUDIZIO FINALE: 5

Vi lascio senza parole con questa "speciale" sequenza tratta dal film che sicuramente invoglierà molto a vederlo...e buona pompinetta a tutti!

20 commenti:

  1. Pare proprio brutto questo film di Stamm.Sono mesi che lo devo vedere.Dalla tua recensione, mi pare di capire che non si tratta nemmeno di quel "brutto ignorante" che almeno strappa qualche sorriso.Comunque,sempre lucido e chiaro,Antonio.Bravo, un grande saluto!!!

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  2. Mi lusinghi troppo, caro Belushi XD Sì, credimi, è perfino peggio di quanto ho scritto. E no, qui niente sorrisi, solo tanta pietà per chi ha realizzato questa chiavica: è uno squallore e basta! Un affettuoso saluto anche a te ;)

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  3. Ah ah Antonio, la pensiamo in un modo completamente opposto! E' anche vero che sono tra i pochissimi ad aver trovato il film buonissimo in realtà. La tua critica non fa una piega, è solo questione di ciò che piace o no (ad esempio a me il mockumentary piace). L'unico appunto che ti faccio è il criticare la pellicola perchè è un horror che di horror non ha quasi niente. Ribadisci poi lo stesso concetto per Emily Rose. Qui mi cadi un pò però perchè chi l'ha detto che i 2 film debbano essere horror? Non puoi arrabbiarti perchè te li presentano come pellicole di genere senza poi esserlo. Che c'entra il film in sè per sè con la campagna pubblicitaria che gli affiancano? A me son piaciuti moltissimo entrambi appunto perchè non sono horror, ma drammatici con venature orrorifiche (perchè sempre l'esorcismo, naturalmente, ha queste venature).

    A presto!

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  4. Ciao Oh Dae, è un piacere ritrovarti su queste pagine! Riguardo al tuo commento, nemmeno a me piace giudicare un film per genere, ma se non è corretto criticare un film perchè non è esattamente come ci viene presentato, non mi sembra nemmeno giusto giustificarlo o salvarlo perchè rientra in un'altra categoria, altrimenti fai il mio stesso (erroneo) gioco. L'ultimo esorcismo è brutto e basta, sia come drammatico che come finto horror e con il mio giudizio ho cercato di esulare da simili implicazioni. Poi io ho sempre avuto mente aperta su qualsiasi genere cinematografico, ma se un film non mi lascia niente, o peggio cade in errori grossolani, non vedo perchè me lo debba far piacere per forza ;)

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  5. i film sugli esorcismi di solito li evito come...
    ehm un esorcismo :)
    non fanno per me e questo non sembra certo una pietra miliare

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  6. Su queste pagine mi ci trovi poco perchè vedi tutti film che la distribuzione italiana lascia perdere.

    Per il resto, esatto, il film è brutto o bello a prescindere dall'incasellamento.

    Il tuo ultimo periodo riassume perfettamente questo anche se l'ultima frase era evitabile, nessuno ti ha detto che ti doveva piacere, ci mancherebbe!

    Ciao!

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  7. Come ho più volte ribadito, il genere "Possession" non mi attrae molto dall' "Esocista" in poi. Si è solo pensato a scopiazzare il canone senza rinnovare l'idea. Un pò come per i vampi__ (non riesco neanche più a scrivere questa parola ;) ).
    Ho letto malissimo di questo film, di tutti quelli che hai nominato e anche di un altro che gira in questo periodo (The Possession of David O'Reilly). Vorrà pure dire qualcosa.
    Secondo, mi trovi d'accordo sul mockumentary a metà. Se usato per "raccontare" la storia (vedi blair witch) lo trovo eccezionale, se usato per stupire (vedi Trollhunter) è assolutamente indecente, se usato per coprire buchi di sceneggiatura o buchi in testa al regista (vedi Paranormal activity), beh, non ci sono parole.
    Compliemnti per la solita stilosissima recensione!

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  8. Grazie mille Eddy! A chi lo dici sui vampiri, ancora non riesco a riprendermi per la brutta fine che hanno fatto :(
    A David O'Reilly diedi la sufficienza, ma a parte qualche mostricciatolo inquietante, la storia non è questo granchè. Di The Rite me ne ha parlato bene un mio carissimo amico blogger e quindi sono intenzionato a guardarlo.
    Riguardo al mockumentary a me di base non piace, e non ho ricordo di casi in cui è stato sfruttato decentemente (non ho visto Blair purtroppo, ora lapidatemi pure XD).
    Grazie per la visita ;)

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  9. Non hai visto BWP?!??!?! Allora io scaglio la prima pietra! XD
    BWP di base non ha sceneggiatura e la storia è minimalista all'estremo ma il modo in cui la telecamera porta lo spettatore ad inoltrarsi nei boschi e a rendere la vicenda sua, è semplicemente fantastico e turbante. Dopo questo film ho fatto una gran fatica a fare picnic sul Cansiglio...

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  10. non hai visto blair? vabbè poco male, per me non ti perdi granché...
    tornando all'ultimo esorcismo, già mi ero prefissato di non vederlo proprio per l'aspetto mockumentary, ora ancora meno!

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  11. Se non lo vedi, ti assicuro che ti risparmi una serata buttata al vento :D Immagino che Blair non sia un granchè, ma prima o poi lo vedrò giusto per completezza...

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  12. Non sono del tutto d'accordo, Antonio, su questa tua recensione. Il film lo avevo recensito a mia volto poco dopo che era uscito e lo trovavo interessante, soprattutto per la regia in sè. Regia difettosa solo nella parte finale, ma capace di trasmettere inquietudine anche attraverso un uso ben calibrato del sonoro. Certo, nella mia rece dicevo che il sottogenere mockumentary rovinava totalmente il film, ma sospendevo il giudizio su questo, perchè si tratta di uno stile come un altro (criticare questa scelta sarebbe come dire che un quadro è brutto solo perchè il pittore usa la tecnica dell'acquerello piuttosto quella a olio). Il film a me è parso originale, poi, soprattutto nella performance del reverendo Cotton Marcus, personaggio eccentrico rispetto ai soliti pedanti esorcisti cinematografati.

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  13. Beh, meno male che non sono solo allora. Io l'ho trovato addirittura bello ma mi accontento lo stesso di sentir qualcuno che non lo stronca...

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  14. mi trovi daccordo sul fatto che non sia un horror: su questo non ci piove, sarebbe assurdo dire il contrario :/!!!! è per questo che il film risulta brutto: la prima metà sembra essere un documentario sui retroscena sugli esorcismi che ruota intorno alla questione "credo non credo", e se fosse rimasto su questo piano avrebbe anche potuto essere interessante.. se solo non avesse deciso di prendere un' improvvisa piega verso l' "horror" (???) con l' arrivo di santoni, messe nere, feti caprini, fuochi viventi demoniaci, e chi più ne ha più ne metta -_____-
    non sarebbe cmq stato un must, ma il finale decisamente lo fa crollare in un baratro assoluto!

    *Asgaroth

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  15. @Psiche Se critico tanto i mockumentary è perchè finora non sono riuscito a vederne un esponente valido ed è per questo che ho osato dire che si tratta di una tecnica di regia che non rende molto nel genere. Naturalmente aspetto altri film che riescano a farmi cambiare idea. Mi è sembrato poi che questo Last exorcism abbia usato questo stile per compensare malamente una sceneggiatura decisamente povera di intuizioni e trovate (ed infatti sembra quasi che nel film succeda tutto gli ultimi minuti). Purtroppo, e non penso di essere nel torto, il film ha dei difetti e delle incoerenze mica di poco conto e sarebbe da ciechi non metterle anche sul piano valutativo.

    @Asgaroth è vero, il finale è un casino come pochi film, ma la cosa più triste è che sia uno stravolgimento fine a sè stesso e quindi completamente scollegato dagli eventi precedenti. Poi sinceramente se uno ha voglia di vedere un documentario su esorcismi e affini, tanto vale mettere su discovery channel... ;)

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  16. Ciao! come utilizzo della camera a mano quoto senz'altro Rec, il piu' riuscito di tutti in quanto a tensione e "neorealismo" tutto europeo nella caratterizzazione dei personaggi. Fa davvero paura.
    Per quanto riguarda gli esorcismi... Emily Rose è secondo me un film teo-con, bieco fin nei suoi intenti iniziali e non c'entra nulla con l'horror.
    Mentre L'ultimo esorcismo non l'ho ancora visto..

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  17. @ Antonio: il mockumentary ha avuto il suo esordio folgorante con "The Blair Witch Project", il suo apice mirabile con "Cloverfield", e la sua caduta con "Disctrict 9". Almeno questa è la mia visione di una parabola tanto folgorante quanto ormai spenta come un fuoco d'artificio nella notte di San Gennaro. Ora come ora tale stile rimane appunto uno "stile" pittorico-registico (mi verrebbe da chiarlo così)che può certo non piacere (e a me non piace, infatti), ma che va secondo me inquadrato nel reparto tecnico, come qualsiasi altro espediente narrativo (tipo una soggettiva continuata, per dire). Altro discorso è analizzare lo script: possiamo trovare un "mocku" molto fastidioso alla vista, ma con uno script eccellente (vedi "Cloverfield"), oppure un altro con sceneggiatura orrida e regia "mocku" decente (vedi ad esempio "Paranormal Activity"). Questo "The Last Exorcism" a mio avviso parte bene e bene prosegue come script e caratterizzazioni, poi decade degradandosi del tutto nel finale, non certo aiutato dalla camera finto-amatoriale.

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  18. Che sia un film dichiaratamente falso si capisce subito. Apprezzabile la parte iniziale, brutto il finale...

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  19. E' falso come una banconota da 7 euro :D La parte iniziale sì, è interessante solo perchè ci descrive questo truffatore, ma in fin dei conti la presentazione di un personaggio mica può reggere un intero film ;)

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  20. thought it was quite ok, but far from being as great as the trailer was.

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