Regia: Jamie Blanks
Sceneggiatura: Silvio Horta
Interpreti principali: Alicia Witt, Jared Leto, Rebecca Gayheart, Michael Rosenbaum, Joshua Jackson
Genere: Slasher
Disponibile in italiano
Descrizione: Una leggenda urbana al giorno leva definitivamente il medico di torno...
IMDB
Il campus di un'università viene messo in subbuglio dalla notizia dell'omicidio di una studentessa, avvenuto su strada in circostanze simili a quelle di una celebre leggenda urbana. Sei amici, in qualche modo legati al brutale fatto, scoprono che l'assassino continua a mietere vittime ispirandosi alle storielle che animano le loro conversazioni e cominciano a temere che prima o poi anche loro potrebbero morire nelle stesse modalità.
Anche se Mr. Craven aveva già pensato con il suo "urlo" a consacrare il genere slasher come il più significativo degli anni '90, c'era chi come Jamie Blanks voleva dimostrare che senza che ci fosse bisogno di filosofare o inventarsi forzatamente approcci inediti che facessero scuola, si poteva comunque realizzare un'onesta pellicola che non risultasse superflua rispetto ai capisaldi del passato e che riuscisse dunque a ravvivare dinamiche più collaudate con l'inserimento di un tema conduttore, più o meno classico, che facesse da sfondo alla scaletta degli omicidi.
In questo caso si è voluto puntare sulle leggende metropolitane, da sempre motivo di ispirazione per nuove storie horror, che qui fungono da suggerimenti sfruttati dal killer di turno per modificare continuamente le modalità di uccisione, lasciando così le forze dell'ordine nel buio più assoluto per le consuete operazioni di ricerca.
A questo punto è bene togliere ogni dubbio e ammettere che le leggende del titolo fungono solo da contorno alla storia ma il fascino dello spunto narrativo permane comunque nelle sequenze di morte, non banali e decisamente più interessanti da seguire rispetto al solito gioco di nascondino e fuga tra carnefice e vittima.
Urban Legend inoltre si fa apprezzare per una serietà di fondo che ci evita una sovrabbondanza di goliardia giovanile, a parte l'immancabile festino universitario (in cui si fa ubriacare un cane?!?) e una certa dose di dialoghi piccanti provenienti da un paio di personaggi più procaci.
Anche se la sceneggiatura non verrebbe da nessuno definita come imprescindibile, la regia competente di Blanks riesce lo stesso ad esaltarla a cominciare dal movimentato prologo reso ancora più esaltante da un'incessante pioggia, valore aggiunto che impreziosisce e rende più disperati i tentativi di salvezza dei protagonisti, soprattutto nelle battute finali.
Da non sottovalutare sono inoltre i tentativi di rendere la trama meno lineare possibile, collegando tra loro gli eventi tramite rivelazioni inaspettate, compresa la scoperta dell'identità dell'assassino anche se questa ha delle implicazioni non proprio credibili.
Un po' scarso sul versante splatter, il film si attesta comunque su considerevoli livelli di violenza, essendo questa non sempre direttamente proporzionale all'ammontare di emoglobina versata sul set.
Nel cast, decisamente ben selezionato, si farebbe un torto se non si citasse la presenza di Robert Englund nel ruolo, purtroppo abusato, di professore universitario che, sarà un caso, diventa il primo sospettato degli omicidi.
Per quanto uno non voglia farselo piacere, è comunque difficile non amare un film in cui si cita il leggendario esperimento delle caramelle Mentos che unite ad una bevanda gassata dà luogo ad effetti esplosivi (e youtube ne è pieno di esempi non proprio salutari in proposito).
Gli appassionati di horror giovanili che se lo sono lasciato sfuggire possono tranquillamente buttarsi a capofitto su quest'opera mentre tutti gli altri possono comunque accoglierlo favorevolmente per il sottile repertorio di storielle macabre che fa da supporto alla sceneggiatura.
GIUDIZIO FINALE: 7
A questo punto è bene togliere ogni dubbio e ammettere che le leggende del titolo fungono solo da contorno alla storia ma il fascino dello spunto narrativo permane comunque nelle sequenze di morte, non banali e decisamente più interessanti da seguire rispetto al solito gioco di nascondino e fuga tra carnefice e vittima.
Urban Legend inoltre si fa apprezzare per una serietà di fondo che ci evita una sovrabbondanza di goliardia giovanile, a parte l'immancabile festino universitario (in cui si fa ubriacare un cane?!?) e una certa dose di dialoghi piccanti provenienti da un paio di personaggi più procaci.
Anche se la sceneggiatura non verrebbe da nessuno definita come imprescindibile, la regia competente di Blanks riesce lo stesso ad esaltarla a cominciare dal movimentato prologo reso ancora più esaltante da un'incessante pioggia, valore aggiunto che impreziosisce e rende più disperati i tentativi di salvezza dei protagonisti, soprattutto nelle battute finali.
Da non sottovalutare sono inoltre i tentativi di rendere la trama meno lineare possibile, collegando tra loro gli eventi tramite rivelazioni inaspettate, compresa la scoperta dell'identità dell'assassino anche se questa ha delle implicazioni non proprio credibili.
Un po' scarso sul versante splatter, il film si attesta comunque su considerevoli livelli di violenza, essendo questa non sempre direttamente proporzionale all'ammontare di emoglobina versata sul set.
Nel cast, decisamente ben selezionato, si farebbe un torto se non si citasse la presenza di Robert Englund nel ruolo, purtroppo abusato, di professore universitario che, sarà un caso, diventa il primo sospettato degli omicidi.
Per quanto uno non voglia farselo piacere, è comunque difficile non amare un film in cui si cita il leggendario esperimento delle caramelle Mentos che unite ad una bevanda gassata dà luogo ad effetti esplosivi (e youtube ne è pieno di esempi non proprio salutari in proposito).
Gli appassionati di horror giovanili che se lo sono lasciato sfuggire possono tranquillamente buttarsi a capofitto su quest'opera mentre tutti gli altri possono comunque accoglierlo favorevolmente per il sottile repertorio di storielle macabre che fa da supporto alla sceneggiatura.
GIUDIZIO FINALE: 7
Questo è il mio slasher preferito degli anni 90.
RispondiEliminaScream ha fatto da "consacratore" ma le idee di base di questo UL sono state fenomenali. Lo riguardo volentieri quando ne ho l'occasione. Grazie per il ricordo di una adolescenza passata a guardare queste fantastiche "burlonate" ma fatte col gusto di un cinema horror genuino e consapevole.
un film molto anni '90. visto parecchio tempo fa, mi era sembrato valido ma non mi aveva colpito troppo.
RispondiEliminane hanno fatto anche alcuni sequel decisamente non necessari...
me lo ricordo vagamente. in realtà non mai stato fan della produzione horror anni '90 (sempre ammettendo che ne esista una). ricordo però che mi piacque più di "scream" e di "so cosa hai fatto".
RispondiEliminaun saluto alan!
@Eddy il mio preferito rimane il primo Final Destination che nel suo spirito rivoluzionario ha segnato indelebilmente il mio immaginario. E' vero, Urban Legend è decisamente un film trasparente nelle intenzioni, molto meglio rispetto agli esponenti odierni tanto ambiziosi quanto fallimentari ;)
RispondiElimina@CK I sequel non sono da buttare, infatti vorrei parlare anche del secondo che è assolutamente all'altezza del primo. Forse l'unico deboluccio della serie è il terzo che parte benissimo ma poi si perde man mano...
Questa serie piace molto anche a me.Concordo sui primi due episodi, l'incipit del prototipo é poi un piccolo gioiellino,quasi un film nel film.Va bé poi apprezzando particolarmente Rebecca Gayheart,la cosa viene piu' semplice.Mi pare che il terzo sia diretto da Mary Lambert,che conoscerai senz'altro.Un grande saluto,Antonio!Alla prossima!
RispondiElimina@Frank A livello di storia Urban Legend è sì migliore di Scream, la sceneggiatura del quale non l'ho mai capita fino in fondo. Rispetto a "So cosa hai fatto" non saprei, visto che manca nelle mie visioni ;)
RispondiElimina@Belushi Mi fa piacere che concordi sul fatto che i primi due episodi siano belli entrambi ^^ Sì, ricordi bene che il terzo è diretto dalla Lambert anche se non è nella sua forma migliore ;)
Caro Antonio, strano, ma non l'ho ancora visto (e pensare che negli anni tra '80 e '90 facevo l'università, e di film d'horreur ne ho visti a caterve in quel periodo in cui avevo un sacco di tempo libero). Ti ringrazio quindi di avermelo riportato alla memoria. A presto, e complimenti per le sempre incisive e acute recensioni :)
RispondiEliminaah, a highly entertaining alltime horror classic. Have you seen the sequels? If not, don't watch it. It's not worth it.
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