Regia e sceneggiatura: Caroline e Eric Du Potet
Interpreti principali: Anne Parillaud, Arthur Dupont, Thierry Frémont, Jean-Hugues Anglade
Sito ufficiale
Somiglia a: Alta tensione, Inside
Intervista a registi e attori: Sentieri selvaggi
La normale vita di un'infermiera si frantuma dopo un'inspiegabile e lacerante perdita famigliare, che la fa entrare in un tunnel senza uscita di tormento interiore dal quale riesce a evadere parzialmente soltanto dedicandosi assiduamente al suo lavoro. Di ritorno da uno dei suoi turni, la donna si imbatte bruscamente in un ragazzo che scappa disperamente da uno spietato assassino e decide quindi di aiutarlo portandolo a casa al sicuro dal suo persecutore. Ma l'omicida non si dà per vinto e farà di tutto pur di eliminare fisicamente il suo obiettivo, mentre il passare del tempo farà emergere nuove verità.
Caroline e Eric Du Potet, un fratello e una sorella cineasti, una sinergia familiare che si rivela da subito vincente, ci ricordano con la loro memorabile opera prima di tutti i motivi per i quali è impossibile non amare alla follia l'horror francese. Si parte infatti da un contesto familiare ordinario, come può esserlo quello di un trasloco, ma che alla fine non si rivela affatto tale quando si assiste ad una tragedia inaspettata che fa esplodere tanti disagi repressi che fanno paura per come riescono a condurre a gesti ingiustificabili.
Già a partire da questa sequenza, si capisce che l'obiettivo dei due registi è quello di decostruire brutalmente le apparenze tenendoci all'oscuro su qualsiasi possibile motivazione e risparmiandoci quindi spiegazioni che finirebbero per attenuare l'effetto shock di alcuni traumatici eventi.
In questa maniera In their sleep riesce immediatamente a trasmettere un livello di angoscia tale da non permettere di disquisirci sopra, ma costringendo lo spettatore a viverla intensamente in un' instabilità emotiva dipendente unicamente dai movimenti e dalle azioni dei protagonisti. Proprio il lavoro effettuato su quest'ultimi rivela una sensibilità esemplare capace di attorcigliare il cuore: vengono tratteggiate due anime affini perse che si ritrovano e cercano reciprocamente di compensare i propri vuoti, ancora inconsci di appartenere a due mondi completamente opposti. Da entrambe le parti vi è la volontà disperata di far ripartire le proprie vite, di ricostruire un illusorio nucleo familiare ma i valori delle due sono così differenti che ogni loro ipotetico rapporto si rivelerà ben presto utopico.
Oltre a questi momenti di struggente emotività, il film non è privo di episodi cruenti e adrenalici, colpi duri da incassare, come ci avevano già abituato i precedenti Martyrs e Alta tensione, in un'equilibrata alternanza il cui merito non può che essere attribuito alla differenza sessuale e quindi alla diversa sensibilità dei due autori.
Tuttavia il sentimento imperante che si prova durante la visione è l'incrollabile malinconia, dovuta non solo ad una suggestiva colonna sonora, perfetta nel sottolineare situazioni particolarmente drammatiche e che incita più volte alla commozione, ma anche al comportamento lascivo dei personaggi che si accasciano sul ciglio di una strada non trovando alcun tipo di soccorso.
Se a livello sentimentale l'opera può considerarsi un capolavoro, lo stesso purtroppo non si può dire della sceneggiatura che, seppure ottima, non riserva particolari sorprese o uno sviluppo geniale, anche se è ampiamente lontana dall'essere definibile come deludente.
In their sleep tuttavia è un film poetico e per questo controcorrente a cui non importa lasciare grandi ricordi di sangue ma che, al contrario, si concentra principalmente sulle anime tormentate dei ruoli che lo abitano e così facendo vuole rompere il limite dello schermo e scalfire indelebilmente il cuore chi lo sta guardando.
L'augurio che ci possiamo fare è che cotanta sensibilità dei fratelli Du Potet non venga dispersa in un remake americano: questo sì che sarebbe di una tristezza immensa.
GIUDIZIO FINALE: 8
LOCANDINA ESTERA
Spero veramente che questa prima posizione piaccia a tutti, senza distinzioni! Grazie per avermi seguito in questo abituale appuntamento post-estivo ;)
e a questo punto mi andrò a recuperare questa numero 1!
RispondiEliminaAh, bene, su filmscoop aveva 5,8 di media...
RispondiEliminaMi fido più di te, anche perchè erano solttanto 4 voti.
Antonio, domani posto un film particolarissimo, credo che gli appiopperò un 7 malgrado per quasi tutta la durata l'abbia trovato veramente scarso. Te lo dico perchè a pelle mi sembra un film da Alan Parker.
Poi fammi sapere, magari già l'hai visto...
Vive la France!
RispondiEliminaLo si recupera, lo si recupera :D
@Marco Bravo, vai direttamente al migliore ;)
RispondiElimina@Oh dae-soo Grazie veramente per la fiducia, su filmscoop hanno completamente bistrattato l'alto valore sentimentale del film, forse perchè al giorno d'oggi mettere sentimenti in un horror non è vista come una cosa buona. Allora aspetto impaziente domani questa tua nuova recensione, sperando che non l'abbia visto così da avere un film interessante da vedere ^^ certo che ti farò sapere ;)
@Lucia Certissimamente cara Lucia, io penso che ti piacerà moltissimo ;)
bravissimo Antonio, l'hai descritto nel migliore dei modi. Anche io vorrei definirlo un capolavoro ma ci limitiamo a dire che lo è in certi aspetti. Ciao ;)
RispondiEliminaGrazie infinite Wayne!!! L'unico dispiacere è che vedere questo film al top della classifica non sia stato per te una sorpresa! Ci rifaremo sicuramente prossimamente ;) Un caro saluto!
RispondiEliminaBellissima e commovente recensione della quale mi complimento assai, caro Antonio. Come me, poi, sei un amante del cinema perturbante francese, il che rende questa recensione ulteriormente apprezzabile ai miei occhi. Lo vedrò senz'altro, non appena le congiunzioni astrali che mi attanagliano mi rendenderanno la vita più tranquilla :)
RispondiEliminaGrazie veramente per i complimenti, caro Angelo! Il cinema francese per fortuna ancora si ricorda che gli spettatori hanno un cuore, anche se è triste vedere che su imdb il film ha due miseri commenti, quando invece doveva essere uno degli, inaspettati, titoli di punta di quest'anno ;) Impaziente di leggerne una tua analisi, altrettanto profonda come la mia ;)
RispondiEliminaNon mi è piaciuto, non mi è dispiaciuto. Ho trovato la regia pesantuccia. E allora la sceneggiatura che pescava un po' nei precedenti, e l'assenza di vere innovazioni non mi hanno sorpreso più di tanto.
RispondiEliminaResta però l'efficacia della sequenza in cui la famigliola dorme con lui in giro per la casa. Lì la tensione è stata gestita alla grande. Peccato che non sia un corto, ma un film di durata maggiore.
La sequenza che hai citato in effetti è la più truculenta e di maggiore tensione! Per il resto condivido il fatto che il film non sia originale, ma il voto alto che ho dato è giustificato da questa notevole veste sentimentale che i registi hanno conferito alla storia. Senza di essa sicuramente il mio voto sarebbe stato molto più basso! Un saluto ^_^
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