Scritto e diretto da Robert Angelo Masciantonio
Cast: America Olivo, Christian Campbell, Lauren Rooney, Pete Postiglione, Joe Aniska
Sito Ufficiale
Descrizione: E il premio per il film più splatter del 2011 va a...
Una misteriosa ragazza arriva in un elegante quartiere di periferia e qui inizia subito a terrorizzare i vicini irrompendo nelle loro case e sottoponendoli alle più inimmaginabili torture. E' la morte in persona, un fantasma o più semplicemente una pazza scatenata di passaggio?
Al bravo Masciantonio bisogna riconoscere un primo merito, che va aldilà della qualità della sua seconda opera di genere: è notevole infatti la sua capacità di ascoltare le esigenze dell'appassionato, che fortunatamente ancora non si intimorisce nell'evidenziare le lacune di una pellicola, e, partendo da questo presupposto, il suo tentativo di soddisfarle ponendo particolare attenzione ai suoi desideri più istintuali (e l'horror è fatto anche di questi benchè non tutti sono disposti ad ammetterlo).
E stavolta sono state esaudite le tante preghiere di coloro che richiedevano un altezzoso film splatter, senza alcun taglio da parte dell'odiata censura, in cui le torture non risparmiano proprio nessun particolare e non risultano, nemmeno all'occhio più pignolo, platealmente finte. Neighbor è stato realizzato proprio per questo fine, e di questo il regista giustamente non se ne vergogna affatto, ma anzi non vede l'ora di testare la resistenza dei presunti stomaci forti e saturare i loro occhi di estrema violenza grafica, finchè non avviene la magica reazione di costringerli a voltare lo sguardo o coprire la vista con le loro mani, per prendersi delle piccole ma rassicuranti pause dalla raccapricciante visione. Direi che è finalmente ora, per chi può, di utilizzare quel famoso sacchetto per il vomito che vi era stato gentilmente consegnato al cinema in occasione dell'uscita di Hostel, ma che purtroppo era rimasto immacolato.
Il celebre sacchetto di Hostel
Quindi è possibile esaltarsi per una pellicola che gioca tutte le sue carte sulla magnifica esplorazione di tutti i modi in cui si può far fuoriuscire sangue da un essere umano? Non lo credevo possibile ma Masciantonio è riuscito senza intoppi a diventare l'eccezione. Il suo capolavoro splatter infatti non fa affidamento ad una sceneggiatura di "sostanza" (leggasi inesistente) ma fa sfoggio di un'ironia grottesca à la John Waters che stempera anche le sequenze più provocatoriamente sanguinolente e visivamente più intollerabili. E queste cascate di emoglobina non avrebbero lo stesso effetto se non fossero state provocate dalla bravissima America Olivo, la vicina che tutti vorrebbero al proprio fianco (naturalmente come alleata), una furia distruttiva sbucata dal nulla e sul cui passato non viene spiegato assolutamente nulla, che assurge subito a nuova icona horror la cui visione di divertimento consiste nel trucidare lentamente le proprie prede e far loro provare tanto dolore evitando accuratamente di rispedirli al Creatore.
Il film diventa subito carismatico e memorabile proprio grazie agli imprevedibili gesti ed espressioni di questa sanguinaria killer, talmente esagerata che è impossibile conferirgli anche solo una parvenza di realismo e per questo viene dunque più facile godere della sua inarrestabile follia. Neighbor insomma ha stile da vendere e riserva non trascurabili dosi di creatività nelle torture, già a partire da quelle iniziali.
Anche il fatto che la storia non riveli alcun segreto sulla ragazza è per una volta un riuscito stratagemma che conferisce al personaggio un alone di irresistibile mistero pari a quello di un Michael Myers, per capirci. che uccideva in serie ma senza uno straccio di motivazione valida. Questa affermazione vuole sfatare un'attuale quanto falsa credenza in circolazione: non è detto che più si abbiano informazioni sul passato dell'assassino più un film risulti riuscito. Infatti se guardiamo al passato e al presente dei capolavori dell'orrore non si può dire che siano stati in molti ad essersi prodigati nello svelare sufficienti retroscena sui loro uomini neri, ma nonostante ciò alcune pellicole hanno lasciato lo stesso ben più di un segno. Questo vuole essere un invito a non fossilizzarsi troppo sulle presunte mancanze narrative di Neighbor quando invece è palese che sia stato creato per ben altri scopi evitando brillantemente risultati deprecabili.
Per stavolta, anche se spero vivamente in un'altra eccezione, poche ciance e inutili riflessioni: godetevi soltanto questa benefica e prolungata doccia di emoglobina, un toccasana come poche altre cose. E dopo averlo visto capirete perchè Eli Roth, Alexandre Aja, Adam Green e tanti altri ancora hanno molta strada da fare per meritare l'appellativo di nuovi alfieri dello splatter: paragonati a Masciantonio sembrano ancora dei bambini che preferiscono azzuffarsi in uno box.
Note: immagino che tutti abbiano voglia di vedere la versione non censurata del film, quindi cercate di recuperare la versione che ha la durata di 90 minuti circa e rifiutate di accontentarvi di quella da 86 minuti.
Il regista ha già pronte le sceneggiature di Neighbor 2 e 3
Ma lo sai che ronzo attorno a questo film da un bel po', indecisa sul da farsi?
RispondiEliminaPensavo fosse l' ennesima fesseria a base di frattaglie realizzate male. E invece è un festino per gli occhi dello splatter maniaco.
Bene! Quasi quasi gli do un' occhiata già stasera!
Sempre attento a evidenziare chicche sconosciute, Antonio!
Grazie cara Lucia! Sì, bisogna assolutamente vederlo, è un film che si fa volere bene soprattutto nel post-visione ;) Io lo paragonerei ad una versione ultrasplatter di American Psycho! Non vedo l'ora di sapere la tua opinione ;)
RispondiEliminaIl torture-porn (declinato in salsa splatter) è un genere dal quale sempre più mi sto allontanando. Riflettevo appunto sul perchè di tale mio allontanamento e facevo considerazioni anche di ordine etico-estetico in tema di "tortura". Infatti nel mondo moderno la tortura è una triste realtà, molto vera e poco cinematografica, perpetrata da dittature varie in varie parti del mondo. Fare di tali nefandezze umane una grottesca caricatura, mi sembra poco etico, sia da parte del regista, sia da parte dello spettatore. Poi, se vogliamo vedere gli effetti di una tortura, basta che ci guardiamo i documenti visivi su Auschwitz che sono stati proiettati al processo di Norimberga. Sono pubblici e visionabili. E fanno riflettere sulla banalità del male molto più che centomila "torture-porn". Voglio dire che il Perturbante nel cinema è un'altra cosa. Non so cosa ne pensi. Questi miei erano solo spunti di riflessione. Ciao, a presto e grazie della segnalazione.
RispondiEliminaCiao Angelo, condivido la tua delicata riflessione e visto che dalle tue parole è evidente la tua sensibilità all'argomento tortura, sarebbe consigliabile se tu non vedessi affatto questo Neighbor, visto che non è l'opera che potrebbe farti cambiare idea sul tema. Qui l'esagerazione è semplice ma efficace strumento di spettacolarizzazione della tortura, fatta apposta per colpire e soddisfare gli istinti più bassi dello spettatore. Visti questi contenuti il film ti sembrerà come minimo un'offesa gratuita e dalla qualità artistica irrilevante.
RispondiEliminaIl regista ad ogni modo non si è posto queste problematiche, quindi, per quanto possibile, bisogna apprezzare la sua opera per le sue direzioni intraprese! Un saluto ;)
verissimo Antonio, questo si che è saper apprezzare tutte le sfumature che il genere ci può offrire! nel cinema la violenza viene mostrata in tanti modi, compreso quello di soddisfare semplicemente una nostra esigenza istintuale. Ciao :)
RispondiEliminaOk, deciso. Lo guardo. Mi è bastato leggere "E stavolta sono state esaudite le tante preghiere di coloro che richiedevano un altezzoso film splatter, senza alcun taglio da parte dell'odiata censura, in cui le torture non risparmiano proprio nessun particolare e non risultano, nemmeno all'occhio più pignolo, platealmente finte". Come resistere al richiamo? :D
RispondiElimina@Wayne grazie, hai ben inteso che per certi film non si può richiedere a vuoto qualcosa che alla fine sarebbe stato fuori luogo ;) Un saluto anche a te!
RispondiElimina@Screammaker non so caro Scream! Secondo me questo film potrebbe andare a pieno diritto nel tuo blog stroncatutto, ma almeno dal massacro togli i superlativi effetti splatter XD Fammi sapere in ogni caso ;)
Lo so che le mie considerazioni possono avere un sapore moralistico, anche. Tuttavia io credo che un regista abbia grandi responsabilità nell'influenzare la cultura del suo tempo. Per esempio un Adam Green con i suoi "Hatchet", fa del genere "splatter" un'occasione anche ironica per riflettere su un genere di cinema che appartiene alla cosiddetta "cultura popolare". Oppure un Laugier con "Martyrs", riflette sul tema del "potere", e potrei andare avanti con Romero, il primo Carpenter, eccetera eccetera. Avere come obiettivo "semplice" quello di colpire il ventre molle dello spettatore, mi sa di genere pornografico, che mi sembra un pò poco, troppo poco, in verità, per potergli dare una chance di visione. Comunque grazie per il fatto di poter aprire qui con te un dibattito su un tema che come sai mi attrae molto :)
RispondiEliminaD'istinto direi mio!, subito mio!, ancora ancora!, e pur mettendolo obbligatoriamente nella wish list, non so, penso a A L'interieur, che alla fine mi aveva lasciato freddissimo nella sua splatterosità sulla carta parecchio golosa. Forse anche a me la gratuità comincia ad andare stretta, a meno che non sia supportata da una motivazione qualunque (penso, che so, agli splatteroni jappo tipo The Machine Girl). Vedremo, intanto grazie per l'ennesima dritta. :)
RispondiEliminail tuo discorso non fa una piega ;) anche io adoro il lato intenso, riflessivo e poetico che contengono i film, ma questo non vuol dire che mi devo evitare di vedere generi più leggeri come la comedy horror o per niente artistici come l'exploitation. Hanno anche loro un certo fascino, per non parlare dell'influenza che, anche se in piccola parte, hanno avuto su altri lavori.
RispondiEliminaMi fa piacere discutere con voi, qui si riesce a confrontare le proprie idee con una calma e un rispetto veramente encomiabili ;)
@Angelo figurati, mi affascina sempre leggere le tue riflessioni, quindi non farti nessun timore nel condividerle. Ad ogni modo volevo ribadire la natura prettamente "indie" di Neighbor che è ancora inedito in Italia (e forse resterà tale) quindi non si può caricarlo di una tale responsabilità etica, cosa che piuttosto dovrebbe essere attribuita alle opere che vengono distribuite nei circuiti cinematografici. A questo proposito ho trovato ben più gratuito un film come Antichrist di Lars Von Trier.
RispondiElimina@Simone qui di motivazioni valide per lo splatter non ce ne stanno nemmeno, ma sinceramente l'ho preferito a Inside perchè quest'ultimo aveva un'impostazione più seria però mandata all'aria dalle ingenuità di sceneggiatura. Neighbor è un po' come vedere un'opera di Ti West però ricchissima di sangue. Vedere per credere ;)
@Wayne Condivido perfettamente ciò che dici e ti dirò che il film è invero molto affascinante proprio perchè non spiega nulla sulla protagonista. E grazie molte per la tua presenza in questo spazio, ormai mi sono affezionato ai tuoi commenti ;)
visto che siamo in argomento non riesco a non tirare fuori "Laid To Rest" (sono appena usciti i sub del 2). Mi pare che non lo hai commentato Antonio, come ti è sembrato?
RispondiEliminaIn rete si leggono commenti negativi sulla banalità della trama e sulla figura piatta e poco approfondita del serial killer, ma uno slasher movie non punta solo su quello, anzi.
L'ho apprezzato parecchio per la direzione che ha preso: il suo ritmo veloce, le sue inquadrature frenetiche e soprattutto il modo innovativo che ha avuto nello sfruttare al massimo gli effetti in digitale (spettacolari!)
Come hai detto tu, se mi fossilizzavo sulle sue (in questo caso direi volute) mancanze, non avrei apprezzato il bello che contiene.
Sei sempre più gentile Antonio, anche io mi sono affezzionato al tuo blog ;)
Bentrovato Wayne ;) Di Laid to rest ho visto solo il primo e non mi aveva convinto molto: certo gli effetti splatter sono ottimi e la figura del killer mascherato è molto carismatico, ma purtroppo non mi era piaciuto nella sua totalità. La storia mi ha lasciato perplesso e il cast sembrava frutto di una scelta troppo casuale. Una sufficienza comunque mi sembra che se l'era beccata. Speriamo che il secondo sia migliore e con una trama più compiuta: tu l'hai visto? Un saluto affettuoso ;)
RispondiEliminaChromeskull: laid to rest 2 è ancora molto movimentato e ha ancora SFX da paura ma nel complesso non è sui livelli del primo come speravo. Ci sono state delle svolte nella storia (ora non te lo spoilero) spinte dalla sola speranza di dargli un po' più di credibilità, con il solo risultato di renderlo a tratti ridicolo. Non capisco perchè un lavoro tanto inutile, io avrei preferito qualcosa di più fracassone e meno sensato. A presto Antonio ;)
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