mercoledì 13 gennaio 2010

Quando cadono i miti: Robert Englund e la sua ultima regia (per modo di dire)

Titolo originale: Killer Pad

Regia: Robert Englund (poveri noi!!)

Sceneggiatura: Dan Stoller

Anno: 2008

Nazionalità: USA

Descrizione: Commedia horror (ridiamo per non piangere)

Cast: Shane McRae, Eric Jungmann, Daniel Franzese, Emily Foxler, Jeff Bryan Davis

Disponibilità italiana: assente (per fortuna e speriamo che non arrivi mai)

Tre amici si ritrovano improvvisamente ricchi dopo aver vinto una causa legale ai danni del proprio cane. Il trio coglie la preziosa occasione per levare finalmente le tende dal proprio degradante nido e comprare una mega villa dove abitare e fare baldoria tutti assieme. Nel seminterrato dell'abitazione trovano però una strana protuberanza vulcanica.


"Come rovinarsi una rispettabile reputazione con una sola di film"

Non ce lo saremmo mai aspettati ma Robert Englund è in realtà una persona frustrata e incontentabile: probabilmente era l'unico non entusiasta di sottoporsi ripetutamente alle estenuanti sedute di trucco per dare un volto alla mostruosità combustionata di Mr. Freddy Kruger. Questa insoddisfazione può portare a fare pazzie tant' è vero che il pensiero, concepito in un momento di instabilità mentale, di mollare il ruolo della sua vita e di giocare a fare il regista si concretizzò presto nel 1988 con il film 976 - Chiamata per il diavolo. La sua prima fatica, come volevasi dimostrare, fu disprezzata da molti giornalisti dell'epoca anche se da parte mia non la considererei così disgraziata come venne impietosamente dipinta. Però lo smacco almeno fu utile per farlo rinsavire e rimetterlo di nuovo al posto che gli competeva, ovvero davanti la cinepresa. Questo periodo di riposo forzato purtroppo non era destinato a perdurare indefinitamente: ci sono voluti ben due decenni affinchè un altro squilibrato gli rivolgesse il pericoloso invito di tornare a vestire i panni del regista. E a voi pare che l' insoddisfatto attore si sarebbe potuto permettere di perdere questa seconda opportunità, rifiutandola categoricamente? No, perchè al soggetto in questione non bastano le innumerevoli proposte di partecipare o donare il suo volto per pacioccosi cameo a questo o quel film pur di distrarlo dalla deleteria tentazione.
Lungi da me attribuire la colpa di una simile porcata interamente al signor Englund, perchè qui l'unico da giustiziare sarebbe un certo Dan Stoller, ma è obiettivamente giusto che un regista, dopo aver accettato di dirigere e di concretizzare un letamaio di sceneggiatura, si faccia carico delle sue responsabilità e delle lamentele che potrebbero derivare dalla sua prova. La persona incriminata  dovrà ora soccombere alla diffamatoria disamina di tale ripugnante pellicola e non provi a nascondersi dietro la maschera del celebre babau che ora appare assai più comoda rispetto ad un tempo. Non crediate che la sofferenza sarà minore per chi scrive.


Più fastidiosa di un sassolino in una scarpa, più imbarazzante del ritrovarsi nudi ad una riunione di lavoro, più finta della Mona Lisa baffuta è l'interpretazione dei protagonisti maschili per i quali non basterebbe l'affermazione: "recitano da cani" per quanto ci prendano gusto ad atteggiarsi da deficienti patentati. Che siano stati costretti oppure no a recitare in questa ignobile maniera, poco importa perchè ormai il danno è bell'e fatto e pronto per rovinare le serate di noi incauti cinefili. Stupidi, ebeti, imbecilli: difficile inventare un nuovo aggettivo che possa contenere la strabordante idiozia che fuoriesce dai loro reiterati tira e molla facciali. E se non ci si può basare sulla simpatia degli attori principali, cosa altro rimane per sostenere e far fruttare l'elemento commedia della storia? Si fa ancora di peggio con la scelta dei personaggi di contorno, presi pari pari tra i modelli umani meno comici e più spregevoli che il cinema americano abbia proposto di recente: nani papponi, ragazze dal look gotico, attrici porno dal quoziente intellettivo zero, tutti quanti sempre pronti a sfilare in ignobili quadretti che mettono alla prova la nostra pazienza.


Veramente arduo il compito di individuare una trovata che riesca a a farci ricordare il contorno di un sorriso: Killer Pad ha lo stesso humour umiliante di quella catena inarrestabile di parodie che fanno il verso senza la benchè minima cognizione alle scene salienti di recenti successi cinematografici (per capirci date movie, epic movie, disaster movie ecc. ecc.). Il regista inoltre dimostra di essere monotematico: basta proporgli una trama che parli di diavoli, dimensioni infernali e affini che va subito in fibrillazione, perde la cognizione dello spazio e del tempo e non è nemmeno più capace di valutare con coscienza se sussiste un qualche tipo di narrazione che sia in grado di collegare adeguatamente questi elementi satanici. Il racconto ha addirittura la stessa risoluzione della sua opera precedente, ma priva dello sfarzo stilistico che caratterizzava quest'ultima: quando si dice sbattersi il meno possibile. Il tentativo di Englund di riproporre contenuti tipici degli anni 80 è fallito miseramente e in questo riciclo svogliato si salva unicamente la tenuta di un'emissaria del diavolo.
Terribile il montaggio effettuato su alcuni frammenti del film e il deprecabile lavoro si nota nell'attrito che provoca l'unione di due situazioni. Sembra non esserci più spazio per elencare ulteriori difetti ma per la salute dello spettatore duro a desistere vorrei ricordare che per buona metà della durata dovrà sorbirsi una martellante canzone rap e scottarsi la vista con qualche indescrivibile effetto speciale.


La seconda seconda prova di Englund è atroce in ogni senso immaginabile, un'incredibile caduta di stile e un tonfo sonoro per uno dei caratteristi più apprezzati del cinema horror. Per punizione niente più artigli kruegeriani per un mese prolungato.

"A volte basterebbe soltanto accontentarsi per evitare di fare figure di merda."

Giudizio finale: Inclassificabile



3 commenti:

  1. Non avevo dubbi che il vecchio Kruger si fosse montato la testa :)

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  2. Non sai quanto :D questa pietosa regia rimarrà una macchia indelebile nella sua carriera ;)

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  3. 'mmazza, bella la nuova facciata del blog!
    Englund è un attore poco versatile adatto quasi unicamente a ruoli da "cattivo simpatico" (oltre a Krueger, basta pensare a 2001 Maniacs o a Zombie Strippers). Metterlo alla regia è stato... ma no, nemmeno un azzardo, direi una schifosa manovra commerciale. Insomma, la vaccata era dietro l'angolo XD! E poi vedo che è andata bene, non gli hai dato nemmeno un voto basso XD!

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