domenica 5 settembre 2010

Il pagellino estivo: edizione 2010 (1a parte)

Un sentito benritrovati a tutti gli aspiranti becchini che seguono questo incostante blog e che, mea culpa, sono rimasti a bocca asciutta per un mese inoltrato di miei interventi e aggiornamenti.
Dovete scusarmi ma purtroppo, dove passo le vacanze io, sono sprovvisto di una connessione alla rete e mi arrangio come posso, per non diventare un totale eremita informatico, con cellulari e annessi servizi wap che mi permettono a mala pena di visualizzare qualche stralcio di pagina web: d'altronde il mio telefono portatile non può fare miracoli con l'irrilevante schermo con cui si ritrova. Lasciando da parte questa triste situazione mediatica che non ritroverò almeno fino al prossimo anno, per celebrare questo, spero gradito, ritorno, voglio condividere con voi tutti i miei brevi commenti sulle pellicole che mi hanno tenuto compagnia durante questo (poco) prolifico periodo di assenza da queste beneamate pagine, la cui vista è un sollievo immediato visto che il sottoscritto, a parte accumulare riposo in abbondanza, non si diverte affatto, bensì si deprime pesantemente durante le giornate estive per problemi che non sto a dirvi perchè poco c'azzeccano con lo stile del blog.

Prima di procedere oltre nel compito valutativo, mi preme esprimervi un generale disappunto per le pellicole visionate quest'anno che sono state povere di sorprese, con le consuete anche se non straordinarie eccezioni, e quindi tranquillamente prescindibili. La delusione maggiore deriva dal fatto che i film della seguente disamina mancavano del tutto del fattore "affezione", ovvero non sono riuscito ad affezionarmi realmente a nessuno di essi, contrariamente a quanto mi capitò esattamente l'annata precedente con titoloni quali Parasomnia e Gli occhi del testimone. Non è una questione che si può liquidare con superficiali e facili affermazioni del tipo: "Ne hai visti tanti di horror, è normale che prima o poi tu ti possa stancare del genere", in realtà è molto più delicata e interiore di quanto non appaia, perchè la categoria rimane e rimarrà sempre la mia preferita e uno dei pochi stimoli che continuano ad avvicinarmi al cinema.
Dopo questa marea di banalità travestite fallacemente da novità, eccovi la lista delle visioni "sotto l'ombrellone":

TIME OF DARKNESS aka PORA MROKU (Polonia 2008) di Grzegorv Kuczeriszka
IMDB














La Polonia non voleva mancare all'appello nell' attuale ascesa dell'horror europeo ma, come è solito fare chi è spinto unicamente da un frettoloso spirito di aggregazione e nessun'altro movente,  imbastisce un'opera pasticciata e dall'esito poco convincente, sprecando l'apprezzabile idea di fondo. Per di più il film si scava la fossa da solo con la rischiosa narrazione a più livelli che lo rende ancora più artificioso e non riesce a nascondere la scarsa ispirazione. La fotografia è di buona fattura e rende la pellicola dignitosa dal punto di visto estetico. Tuttavia l'illogicità di alcuni comportamenti dei protagonisti e la poca inventiva nel settore splatter non mentono sulla sua natura inevitabilmente mediocre.

5/10

CASE 39 (USA, Canada 2009) di Christian Alvart
IMDB














Ennesimo ma valido capitolo sul tema bambini inquietanti e dai segreti inconfessabili, ingiustamente passato in sordina per la vicinanza con l'acclamato Orphan uscito poco prima. Parte con grande energia con sequenze di violenza minorile per poi prendere la ben immaginabile piega con rivelazione sulla vera natura della bambina. Ottima l'interpretazione di Jodelle Ferland, ormai diventata una scream queen in miniatura, che passa da candide movenze a truci sguardi a seconda dell'occorrenza senza alcun indugio. Non trascurabile nemmeno la sicura regia di Alvart che rende il soggetto meno banale di quanto sembri. Uscito nei primi di agosto a noleggio nel nostro idioma.

7/10

THE DISAPPEARED (Regno Unito 2008) di Johnny Kevorkian
IMDB














Più dramma che horror questa opera indipendente inglese, talmente asciutta nella messa in scena che potrebbe facilmente suscitare sintomi di depressione nello spettatore. A parte lo stile realistico, The Disappeared è il classico lavoro ben fatto e tollerabile ma da cancellazione mnemonica pressochè immediata perchè privo di invenzioni visive, mancanza piuttosto sentita in questo caso. Infine la sceneggiatura è piuttosto vaga nella risoluzione finale soprattutto per i suoi ventilati richiami religiosi. Per chi ha basse pretese.

5,5/10

THE DESCENT: PART 2 (Regno Unito 2009) di Jon Harris
IMDB














Decisamente meno psicologico di quanto mi sarei aspettato, la seconda discesa presenta nè più nè meno gli stessi contenuti del precedessore e per questo non gli è inferiore a livello qualitativo. La tensione derivante da situazioni claustrofobiche è presente anche qui intatta, lo splatter è ben dosato ma non mi è sembrato maggiore rispetto al primo episodio, semmai più crudo e meno coreografico. Ben volentieri fallisce sul profilo etologico, in particolar modo delle superstiti, e accetta ingenui escamotages per evitare stress derivanti da complicanze in fase di scrittura. Tutto sommato spettacolo di equilibrato divertimento.

7/10

DOGTOOTH aka KYNODONTAS (Grecia 2009) di Giorgos Lanthimos
IMDB














Agghiacciante alterazione di una realtà domestica che si trasforma in una crudele prigione per tre fratelli soggetti ad un alienante lavaggio del cervello da parte dei genitori, artefici di una macabra operazione di disciplina dagli esiti devastanti. L'asettica regia di Lanthimos sembra ricordare la versione più estrema che si possa immaginare di Gus Van Sant ai tempi di Elephant ed è perfettamente idonea per dare vita all'estraniante racconto. Di fronte all'esagerazione degli eventi rappresentati, soprattutto quelli a sfondo sessuale, è difficile comprendere quale fosse il vero intento dell'autore: turbare o farci ridere? Ad ogni modo destabilizzante.

7,5/10

DEADLY DREAMS (USA 1988) di Kristine Peterson
IMDB














Filmettino di poco conto che tiene l'attenzione unicamente per l'insolito baubau mascherato. Fa il verso a Nightmare per le sequenze oniriche in numero comunque insufficiente per renderlo meritevole di essere riscoperto. I colpi di scena che caratterizzano il finale lo rendono più simile ad un thriller per la tv. Scadente.

5,0/10

REST STOP (USA 2006) di John Shiban
IMDB














Convincente tour de force sulle strade della perdizione mentale di immature coscienze corrotte. I capitali impiegati sono chiaramente irrisori, modestia economica ravvisabile per l'abbondanza di situazioni ambientate negli interni. Questa carenza però lascia più spazio all'impegno recitativo, plausibile e particolarmente coinvolgente. Degni di nota gli effetti splatter e il comparto trucco. Per aspirare ad una valutazione superiore, potevano essere tranquillamente evitate alcune ingenuità narrative. Sofferente.

7,0/10

CORNERED (USA 2009) di Daniel Maze
IMDB














Ricorda lontanamente il buon Intruder (1989) di Spiegel, simpatico slasher scacciapensieri, perchè ambedue ambientati in un supermercato, ma Maze non è altrettanto bravo nella scrittura e non propone contenuti all'altezza della fonte di ispirazione. Tuttavia il film rimane godibile non solo per i suoi protagonisti,un manipolo di carismatici falliti, ma soprattutto per il curato contesto in cui agiscono, un lurido market analogo ai peggiori bar di caracas. Latitante nella violenza, Cornered assume più i connotati di una commedia nera mostrandoci gli effetti nefasti di una vita fatta di routine. Dispiace però constatare che sarebbe potuto essere qualcosa di più.

6,0/10

HOUSE aka HAUSU (Giappone 1977) di Nobuhiko Obayashi
IMDB














Sarà anche visionario e capace di cambiare registro visivo in continuazione, ma Hausu non è nient'altro che un mero esperimento cinematografico fine a sè stesso, un ninnolo che tenta di amalgamare più generi. Sicuramente un risultato sorprendente per l'anno di appartenza, ma decisamente troppo anarchico per poter essere assimilato con pienezza. Fantasioso quanto si vuole ma privo di un vigore narrativo, potrebbe essere elogiato da chi è avvezzo alle follie nipponiche.

6,0/10

SQUIRM aka I CARNIVORI VENUTI DALLA SAVANA (USA 1977) di Jeff Lieberman
IMDB














Il competente Lieberman non avrà un curriculum lungo quanto i suoi colleghi ma i suoi film lasciamo sempre soddisfatti e Squirm non fa eccezione, risultato che suscita ancora più stupore considerando il modesto genere di appartenenza: quello sulle vendette della natura provocate dall'incuria degli uomini. Qui vedremo le invasioni di milioni e milioni di vermi resi irascibili dai tralicci dell'elettricità caduti sul suolo durante una furiosa tempesta in un luogo di campagna. Mai scontato in ogni suo aspetto, nonostante l'età il film ha classe da vendere e tiene facilmente il passo coi tempi. Consigliato a chi crede che la categoria non possa essere presa con serietà. Senza dubbio la migliore opera vista quest'estate. Amabile.

7,5/10

...Continua tra pochi giorni con la seconda e ultima parte!

Nell'attesa vi ripropongo il trailer che più mi ha fomentato in questi afosi giorni di assenza:

HATCHET 2

2 commenti:

  1. dogtooth merita anche più di un 7,5 (benché non sia propriamente un horror)

    RispondiElimina
  2. Sì ma mi ha frenato un pò l'eccessivo realismo di alcune scene. Mi ha suscitato dei dubbi sulla sanità mentale del regista... :|

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...