martedì 11 gennaio 2011

I migliori (e i peggiori) film visti nel 2010

Questa classifica è puramente personale e non segue alcun criterio relativo all'annata appena trascorsa.

I MIGLIORI

1. RIDING THE BULLET (USA, Germania, Canada 2004) di Mick Garris

Il capolavoro di Garris merita a pieno diritto la prima posizione perchè in fondo sarebbe miracoloso se tutti gli horror avessero questa valenza terapeutica e rappresentassero con invidiabile sensibilità la vita come una giostra che, in un modo o nell'altro, bisogna necessariamente cavalcare per far fronte alle proprie paure e ricevere le indispensabili dosi di adrenalina per andare avanti. Riding the bullet è un raro esempio di horror sentimentale, coraggioso perchè ci fa riscoprire l'importanza dell'amore materno che spodesta il primato che si è soliti attribuire a quello provato per la propria amata.
Un film controcorrente, definito dallo stesso regista come la sua opera più autobiografica, ingiustamente trascurato ma indubbiamente uno dei più completi visti di recente che aspetta solo di essere riscoperto e finalmente glorificato.

SCENA CULT: Tante ma se dovessi sceglierne una, opterei per il tentativo di suicidio allucinogeno effettuato dal protagonista nella vasca da bagno.

2. TRIANGLE (Regno Unito, Australia 2009) di Christopher Smith


La consacrazione definitiva del cineasta inglese Smith che impressiona su pellicola il naufragio mentale di una giovane madre travagliata che, nello tsunami provocato da un profondo trauma, esplode in un mosaico di personalità che tentano ad ogni costo di nascondere un'amara verità. Triangle cerca di tradurre in immagini gli sconforti e le lotte psicologiche e lo fa con grande padronanza della materia, una splendida sorpresa soprattutto se si guarda alle opere precedenti e meno seriose del regista.
Un'opera che turba e che ci risparmia epiloghi risolutivi, quasi come guardare un vortice creatosi in acqua e non riuscire a trovarne la fine.

SCENA CULT: Le decine di repliche del cadavere di una vittima, con gabbiani che vi banchettano sopra, trovate dalla protagonista sulla nave.

3. EDEN LAKE (Regno Unito 2008) di James Watkins


Watkins ci ricorda violentemente che su questa terra un paradiso non esiste più, e non a caso il film si chiama Eden, ed è impossibile trovare un posto incontaminato dove non trovare brutture create dall'uomo. In questo caso i disturbatori della quiete assumono le fattezze di una giovane banda di bulli, escremento di una nuova generazione di genitori incapaci di comprendere il loro ruolo in un complesso familiare, che nelle loro scorribande anarchiche tormentano una novella e inconsapevole coppia di innamorati con esiti mortali.
Eden Lake è una sofferta lotta alla sopravvivenza che si svolge su un territorio  indisciplinato e senza leggi che alla fine si scoprirà disgraziatamente non avere confini ben delineati. Una pellicola che rappresenta un futuro che forse è già arrivato e un monito per futuri genitori che non hanno la minima idea della responsabilità di cui si fanno carico.

SCENA CULT: Uno dei brutali ragazzi indossa, tutto soddisfatto, un paio di occhiali da sole rimirandosi nello specchio.

I PEGGIORI

1. KILLER PAD (USA 2008) di Robert Englund


La tanto agognata sepoltura della carriera di Englund come regista arriva finalmente a compimento con questa terribile commedia horror che va ben oltre i limiti di quello che si può definire un brutto film. Indecente nella sua comicità artificiale, la storia di Killer Pad, già dal basso potenziale, è talmente farcita di stupide gag e riferimenti agli aspetti più grossolani della cultura americana che si prosegue nella visione solo per il gusto sadico di vedere affondare una nave carica di esplosivo.
Non avendo un solo aspetto da salvare, probabilmente tra qualche anno la pellicola sarà esposta in una teca, sulla quale si potrà sputare liberamente, all'interno di un museo degli orrori.

2. SLAUGHTERHOUSE ROCK (USA 1988) di Dimitri Logothetis


Per chi è fermamente convinto che gli horror anni 80 siano tutti rose e fiori, consiglio vivamente la visione del film di Logothetis non solo per dissipare un luogo comune, ma anche per comprendere di quanto si poteva cadere in basso anche durante quella celebre annata.
A parte un prologo onirico molto promettente, il film prosegue senza sosta nella sua opera di saccheggio di altri capolavori, in primis A Nightmare on Elm street, senza preoccuparsi di legare tra  loro le varie sequenze narrative. In più c'è questo forzato riferimento alla musica rock che sembra più un clamoroso specchietto per le allodole.
Slaughterhouse Rock non suscita alcuna emozione durante la visione e il fatto che non ricordi praticamente nulla della trama la dice lunga sulla sua presunta qualità.

3. LAKE MUNGO (Australia 2008) di Joel Anderson



Il genere mockumentary nella sua forma più oscena e ridicola: un'occasione d'oro per odiare con tutto il cuore questa insulsa categoria cinematografica che purtroppo sta prendendo sempre più piede di recente. Nel film in questione sembra quasi che la gente non abbia meglio da fare che filmare ogni angolo della casa alla scoperta di qualche spiritello timido che si presuppone si faccia vedere solo quando l'abitazione è deserta o quando i residenti dormono.
Anderson in pratica voleva trasformare la storia di una ragazza procace in un racconto di fantasmi ma il risultato è qualcosa di miserabile che induce solo tanta pena per chi ha creduto veramente nel progetto. Lake Mungo è un'offesa all'intelligenza dello spettatore, anche se chi lo ha apprezzato in fondo tanto intelligente non è.

MENZIONI SPECIALI

Il film più fuori di testa: Harpoon di Julius Kemp
Il film che non ha deluso le aspettative: Shadow di Federico Zampaglione
Il sequel da rivalutare: Pet Sematary 2 di Mary Lambert
Il film più deprimente: The Sender di Roger Christian
Il nature revenge sorprendente: Squirm di Jeff Lieberman
I tre teen horror più riusciti: Vertige, Frozen e Forget me not
L'horror comedy più divertente: Idle Hands (aka Giovani diavoli) di Rodman Flender
Il film dalle premesse più sconvolgenti: Dogtooth (aka Kynodontas) di Giorgios Lanthimos
L'horror più ottantiano (nel senso buono del termine): Popcorn di Mark Herrier

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Il remake più inutile: Nighmare di Samuel Bayer
Il sequel più deludente: 2001 Maniacs Field of Screams di Tim Sullivan
Le delusioni più cocenti: The Loved Ones, il remake di Night of the Demons
Il film che più di tutti equivale allo spreco di pellicola: Break di Matthias Olof Eich

9 commenti:

  1. Che piacere ritornare a leggerti, Antonio. Anche perché ciò significa che (forse, spero) stai meglio. Il post in sè, è poi, come di consueto, interessante. Su "Triangle" ed "Eden Lake", siamo totalmente sulla stessa linea. Grandi film. Quelli che reputi "peggiori", non li ho visti, quindi non mi esprimo, sebbene su "Lake Mungo" ne avevo già sentite delle belle. Stasera vado invece a vedere "Hereafter" di Eastwood, che poi recensirò. In ogni caso Buon Anno e ancora mille auguri per la tua salute (anch'io non sto molto bene in questo periodo, e mi sto curando: poi ti racconto) :)

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  2. Grazie per gli auguri, ricambio con affetto soprattutto per una tua immediata guarigione! In effetti quest'anno la scelta per i migliori è stata facile mentre per i peggiori c'era l'imbarazzo della scelta XD Spero che il nuovo di Eastwood non ti deluda, anche se non ho letto grandi apprezzamenti in giro. La vista sì è un pò migliorata, ma ha ancora ampi margini di miglioramento. Alla prossima ;)

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  3. riding the bullet non l'ho mai visto, ma sicuramente me lo vado a cercare!
    anche i teen horror segnalati mi intrigano..
    triangle mi è piaciuto parecchio, un film secondo me molto simile come costruzione temporale è lo spagnolo timecrimes, vedilo se non l'hai già fatto

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  4. Rding va visto assolutamente, basta con questa cecità nei confronti di certi capolavori :) Timecrimes mi è piaciuto ma devo dire che Triangle, pur avendo premesse simili, lo supera in toto, soprattutto dal punto di vista psicologico ;)

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  5. Ciao Antonio, bentornato! Purtroppo non ho visto nessuno dei 6 film per la mia solita (magari stupida e talebana) idiosincrasia su ciò che ancora non è edito in Italia. A proposito su ciò mai arrivato in Italia, hai visto la miniserie Deat Set (appena recensita)? Io l'ho trovata ottima, l'ho vista tutta di fila su mtv. Ciao!

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  6. Grazie per il bentornato ;) Riding the bullet però lo puoi guardare subito visto che è edito in Italia. Dead set ovviamente ho intenzione di guardarlo ma prima come serie tv devo finire il bel Night Visions che consiglio a tutti ;)

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  7. Sì, ma Dead Set dura solo 145 minuti, alla fine è come un lungo film, puoi incastrarlo tra una visione e l'altra. Sì lo so che Riding the buller è edito in Italia, come ti dissi l'ho venduto a 3 euro... Ora per riaverlo l'unica maniera è ricomprarlo, vediamo.

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  8. Antò, Eden Lake è un fottuto capolavoro. Secondo me dovevi "regalargli" un post completo.

    Ciao!

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  9. Mi ritrovo in questo post a commentare dopo un anno e mezzo.
    Ma di Lake Mungo hai scritto solo qua oppure ha un post tutto suo. Inutile dirti che siamo in totale disaccordo Antonio ma del resto lo siamo anche nelle premesse visto che a me il mock in genere piace. L'ho trovato un film intelligente, con un climax ottimo e capace di diventare almeno tre volte un film differente nell'arco della sua durata. E l'immagine di lei che incontra sè stessa deformata mi ha dato i brividi.
    Come al solito sei molto netto nei giudizi, è la tua qualità, nn ti conformi mai. Molte volte abbiamo gusti diversi ma è quello il bello.
    A proposito, The Loved Ones è un torture di raggelante crudeltà, l'ho amato :)

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