Non potevo non iniziare con una delle frasi più celebri pronunciate da Tall man, l'indimenticabile becchino, interpretato dall'intramontabile Angus Scrimm, della quadrilogia di Phantasm, scritta e diretta dal grande Don Coscarelli. Sarebbe stato quanto meno appropriato includere in questo intervento introduttivo un'approfondita recensione della mia saga preferita, largamente sottovalutata e sconosciuta dalle nostre parti ( se siete fortunati trovate i dvd dei primi due film in qualche cestone delle offerte o anche nelle edicole più fornite), ma purtroppo, causa la mia memoria a brevissimo termine, non riuscirei a trattarla con la stessa intensità e precisione derivante da una visione più recente. Il mio sincero consiglio è quello di recuperarla, non solo perchè così avrete modo di guardare qualcosa di diverso e di cui nessuno vi abbia mai parlato, ma anche per capire il fascino palpabile di questi capolavori, ognuno dei quali rappresenta un pezzo insostituibile di un mosaico fitto di mistero e inafferrabile nel suo significato complessivo. Questa breve presentazione è un modo per farvi capire che le opinioni sulle pellicole che leggerete del sottoscritto sono state pesantamente (per fortuna!) influenzate dalla visionarietà e dall'incredibile contributo che un maestro come Coscarelli ha apportato al genere horror.
Il mio modesto invito è quello di ritornare, quando volete, su queste pagine con la speranza che quando vedrete i 4 capitoli di Fantasmi (traduzione usata in italiano) ne uscirete cambiati e vi sarete sbarazzati dei soliti superficiali punti di vista su questa splendida categoria cinematografica.
A presto!
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