Anno: 2009
Nazionalità: Italia
Sceneggiatura: Federico Zampaglione
Interpreti principali: Jake Muxworthy, Karina Testa, Ottaviano Blitch, Nuot Arquint
Data di uscita italiana: Da definire (non prima del 2010)
Sito ufficiale: http://www.shadowfilm.net/
Frase di lancio: "La realtà può essere più disturbante degli incubi."
Trama: Un giovane soldato di ritorno dal campo di guerra iracheno, per buttarsi il passato alle spalle, decide di isolarsi partendo per un'avventura, in sella alla sua fidata bici, in una sperduta zona situata sulle frontiere italiane. Qui verrà a conoscenza della verità intorno ad un'oscura leggenda locale e scoprirà che la realtà può essere più malata degli incubi.
Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, una delle punte di diamante della recente storia della musica italiana, dopo il debutto da regista avvenuto nel 2007 con la commedia dai toni grotteschi "Nero Bifamiliare", decide con profondo ardore e convinzione, da grande appassionato qual è del glorioso horror di matrice italiana, di cimentarsi e raccattare i pezzi di quel che rimane attualmente del nostro cinema di genere proponendo la sua seconda opera intitolata Shadow, sbalordendo per questo radicale, coraggioso e necessario cambio di direzione nella sua giovane carriera da cineasta. Per quanto ci è dato sapere fin'ora i risultati sono decisamente promettenti e chi ha avuto modo di vedere il trailer, riproposto in questo intervento ma da qualche settimana presente sulla colonna che vedete a destra, difficilmente esiterà ad unirsi alla fiducia che nutro sulla sua seconda opera.
Da quanto dichiarato in una recente intervista, che trovate nel sito ufficiale di Shadow, l'evoluzione del musicista nel mondo della celluloide è stato un processo del tutto naturale e occasioni d'oro in questo senso furono le regie per alcuni dei suoi videoclip musicali. Per Zampaglione non vi sono differenze tra il comporre un album musicale e realizzare una pellicola: sono entrambi validi modi di esprimere il proprio estro artistico.
Alla domanda sul perchè non abbia esordito direttamente con un'opera horror, il regista risponde che comunque non era arrivato ancora il momento e che la fatidica decisione è stata presa in seguito a varie esperienze, in particolar modo dopo l'incontro di grande ispirazione con Lamberto Bava che ha diretto per lui il video di "Amore impossibile", appassionato omaggio al film "Diabolik" realizzato dall'indimenticabile padre Mario.
L'idea per la storia di Shadow arriva dopo un singolare episodio vissuto in prima persona dal poliedrico artista: mentre si trovava in gita con la bici insieme alla sua compagna, Claudia Gerini, di colpo lui, dopo una curva, perde di vista la sua partner e comincia ad andare in iperventilazione. Alla fine si scopre che Claudia si era allontanata un attimo per un bisognino lontano da occhi indiscreti, ma probabilmente nessuno riuscirà mai a capire le sensazioni di panico e smarrimento che Federico provò in quella frazione di tempo in sua assenza. Oltre a questo curioso aneddoto, un altro retroscena pregno di mistero ha influito molto sulla fervida immaginazione del musicista durante la sua infanzia: una stanza che lo zio teneva chiusa perchè, a sua detta, conteneva spettri.
Con l'approvazione di Dario Argento, e altri illustri colleghi, che si è dimostrato immensamente soddisfatto dell'opera dopo aver assistito ad una sua proiezione in anteprima, Shadow attualmente è in programmazione nei più importanti festival cinematografici a tema e sta già riscuotendo (e sono sicuro lo farà ancora nel futuro prossimo) i suoi meritati elogi e onori. Non ci sono dubbi che si tratti di un'importante banco di prova per l'horror italiano, quell'indispensabile e tanto agognato tassello per metterci in pari con gli altri paesi europei che con i loro passi da gigante avevano decisamente oscurato il brillante capitolo del nostro cinema del passato.
Il film ha un aspetto decisamente invitante non solo per l'accurato lavoro effettuato sulla fotografia ma anche per l'intelligente scelta del cast, volti familiari (Jake Muxworthy proveniente da Borderland, Karina Testa da Frontière(s)) tutti riuniti nello stesso progetto: elementi questi che lo rendono un'affascinante sintesi o meglio un'incrocio che cattura immediatamente l'attenzione dello spettatore. Senza contare il controverso finale che continua a dividere il pubblico perchè si innesta su scottanti tematiche d'attualità.
Un grosso in bocca al lupo a Federico per questa sua nuova avventura cinematografica!
Trailer
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