Titolo originale: The Shortcut
Regia: Nicholaus Goossen
Anno: 2009
Nazionalità: USA
Sceneggiatura: Dan Hannon, Scott Sandler
Interpreti principali: Andrew Seeley, Shannon Woodward, Dave Franco, Katrina Bowden, Rayomd J. Berry
Disponibilità italiana: Dvd Import (29 settembre)
Trama: Un ragazzino, per dimostrare il suo spirito coraggioso di fronte agli occhi dei suoi amici, si avventura in una scorciatoia situata oltre il recinto della sua scuola. Sulla via che avrebbe dovuto portarlo a casa in minor tempo, lo scolaretto si imbatte nel cadavere di un cane e fa la conoscenza di un sinistro e minaccioso individuo che vive in quei dintorni. L'inaspettato incontro porterà nuovamente all'attenzione di tutti la leggenda che gira intorno a quel posto.
Regia: Nicholaus Goossen
Anno: 2009
Nazionalità: USA
Sceneggiatura: Dan Hannon, Scott Sandler
Interpreti principali: Andrew Seeley, Shannon Woodward, Dave Franco, Katrina Bowden, Rayomd J. Berry
Disponibilità italiana: Dvd Import (29 settembre)
Trama: Un ragazzino, per dimostrare il suo spirito coraggioso di fronte agli occhi dei suoi amici, si avventura in una scorciatoia situata oltre il recinto della sua scuola. Sulla via che avrebbe dovuto portarlo a casa in minor tempo, lo scolaretto si imbatte nel cadavere di un cane e fa la conoscenza di un sinistro e minaccioso individuo che vive in quei dintorni. L'inaspettato incontro porterà nuovamente all'attenzione di tutti la leggenda che gira intorno a quel posto.
Citazione: "Ti piace il sangue, bambino? La prossima volta sarà il tuo!"
The Shortcut segna il debutto della casa di produzione di Adam Sandler, la Happy Madison, nel genere horror e per sancire questo nuovo sodalizio la compagnia cambia nome sostituendo all' Happy del titolo un più appropriato Scary. Trasformismi di parole a parte, un paio di vicissitudini hanno accompagnato l'uscita di questo film: prima girava voce su una probabile distribuzione nelle sale cinematografiche americane, ma dopo l'acquisizione dei diritti da parte della Anchor Bay, che ne ha attentamente valutato le vere potenzialità , fortunatamente si è preferito scaricarlo direttamente nel folto mercato dvd, sicuri così di fare meno danni morali possibili.
Non che meriti una bocciatura su tutti i fronti ma risulta quanto meno impensabile che una pellicola del genere possa meritare il suo posto sul grande schermo poichè è quasi certo che potrebbe condurre ad una reazione di disappunto. Se l'abito non fa il monaco alla stessa maniera bisognerebbe capire che le categorie cinematografiche non sono mere etichette da cambiare a proprio piacimento soprattutto se ancora permangono deleteri residui del proprio passato trascorso sui meno severi binari della commedia americana.
Un motivo ci sarà per giustificare il veto ai minori di 13 anni di cui è stato insignito: non che una simile classificazione sia necessariamente limitante (vedasi il recente caso di Drag me to hell di Sam Raimi) ma, se considerato da un diverso punto di vista, si tratta di un ulteriore indizio volto a dimostrare che ci troviamo innanzi ad un horror fac-simile, completamente privo di contenuti che possono incutere sentimenti di paura e terrore.
Un motivo ci sarà per giustificare il veto ai minori di 13 anni di cui è stato insignito: non che una simile classificazione sia necessariamente limitante (vedasi il recente caso di Drag me to hell di Sam Raimi) ma, se considerato da un diverso punto di vista, si tratta di un ulteriore indizio volto a dimostrare che ci troviamo innanzi ad un horror fac-simile, completamente privo di contenuti che possono incutere sentimenti di paura e terrore.
La scorciatoia del titolo è indubbiamente una premessa accattivante e potrebbe far pensare a qualcosa di affine alla serie "Ai confini della realtà". La realtà però è sempre più dura e spiace affermare che la storia non ha nulla di soprannaturale, nè ha a che fare con passaggi verso dimensioni alternative. Messe da parte queste ambizioni metafisiche, rimane un approccio narrativo molto terreno se non addirittura ingenuo: le facilonerie della trama abbassano considerevolmente l'interesse dello spettatore e per giunta i pretesti per portare i protagonisti in situazioni di pericolo sono poco o per nulla esaltanti.
Non ce ne può fregar di meno se il protagonista tenta di far colpo su un bel pezzo di ragazza se questo non ha nessuna utilità ai fini dello sviluppo della vicenda: non si cacci fuori la scusa che questo è uno dei tanti modi per conferire più profondità psicologica ai protagonisti, balle! Prima di essere approvata, una simile sceneggiatura aveva quindi un urgente bisogno di un'accurata e incisiva operazione di pulizia da tutte queste leggerezze alla "Tempo delle mele". Purtroppo non viviamo più negli anni '80 e siamo ben consapevoli che ricreare ora come ora certe vetuste dinamiche sociali non fanno che accrescere il senso di falsità dell'opera.
Non ce ne può fregar di meno se il protagonista tenta di far colpo su un bel pezzo di ragazza se questo non ha nessuna utilità ai fini dello sviluppo della vicenda: non si cacci fuori la scusa che questo è uno dei tanti modi per conferire più profondità psicologica ai protagonisti, balle! Prima di essere approvata, una simile sceneggiatura aveva quindi un urgente bisogno di un'accurata e incisiva operazione di pulizia da tutte queste leggerezze alla "Tempo delle mele". Purtroppo non viviamo più negli anni '80 e siamo ben consapevoli che ricreare ora come ora certe vetuste dinamiche sociali non fanno che accrescere il senso di falsità dell'opera.
Chi ha un occhio abbastanza severo inoltre non potrà fare a meno di notare che in alcune sequenze sono stati inseriti con molta imperizia vari oggetti solo perchè "facevano molto film horror". Infine non potevano mancare odiose messe in scene à la "al lupo al lupo".
Dopo questa interminabile sfilza di difetti nulla sembra ormai più salvabile di questo preannunciato aborto adolescenziale ma in realtà non è così. Precisa come un orologio svizzero, dopo un'ora passata a metà tra il sonno e la veglia, arriva finalmente la parte più corroborante della storia che svela i segreti fino a quel momento ben custoditi dai vari flashback che ogni tanto interrompevano la soporifera narrazione.
Nell'ultima mezz'ora il film mostra (tardivamente) il suo dente più cattivo e sorprende non solo perchè fitto di eventi, ma soprattutto per la volontà di violare le abusate regole di protagonismo: nemmeno se la bellezza fosse la chiave di accesso per la salvezza (rima vi assicuro involontaria!).
Peccato che dopo questo riuscito momento, la mediocrità del progetto torni a far parlare di sè con un ridicolo stravolgimento finale, decisamente fuori luogo e probabilmente gli unici ad apprezzarlo saranno i boccaloni che non riusciranno a capire che la sua presenza non ha giustificazione alcuna se non quella di suscitare un'insulsa sensazione di incredulità, meglio se definita come "presa per i fondelli".
Nell'ultima mezz'ora il film mostra (tardivamente) il suo dente più cattivo e sorprende non solo perchè fitto di eventi, ma soprattutto per la volontà di violare le abusate regole di protagonismo: nemmeno se la bellezza fosse la chiave di accesso per la salvezza (rima vi assicuro involontaria!).
Peccato che dopo questo riuscito momento, la mediocrità del progetto torni a far parlare di sè con un ridicolo stravolgimento finale, decisamente fuori luogo e probabilmente gli unici ad apprezzarlo saranno i boccaloni che non riusciranno a capire che la sua presenza non ha giustificazione alcuna se non quella di suscitare un'insulsa sensazione di incredulità, meglio se definita come "presa per i fondelli".
Consiglio vivamente di guardarlo una seconda volta per apprezzare i suoi pochi pregi, altrimenti è facile ridursi ad una semplice operazione di demolizione.
Giudizio finale: 6
Io al contrario, caro becchino, dopo questa interminabile (e ripugnante) orgia decadent-apocalittica di inizio millennio dell' horror (vedere i vari Hostel, aja, francesi, inglesi, belgi, Giapponesi, Taiwanesi e chi più ne ha più ne metta) ho proprio un maledetto bisogno dal caro, vecchio, sano Horror patinato anni '80, fatto di ragazzoni di college e tettone, pop corn e Milk Shake...Con i vari maniaci di turno, mai troppo seri, o per meglio dire, la regia, la sceneggatura, mai troppo serie...
RispondiEliminaSarà l'età....
Ciao, grazie per il commento! Allora hai avuto modo di vedere questo Short-cut dall'intensità con cui ne parli. Sicuramente è un buon modo per spezzare dalla dose massiccia di torture movie, ma è un film che a mio parere parte troppo tardi e in più ha quel doppio colpo di scena che fa storcere il naso. Comunque sono felice che qualcuno di voi abbia avuto la buona volontà di recuperarlo ;) Saluti
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